«Il sogno da sindaco? Avvicinare la gente all’attività politica»

I progetti di Antonello Portera per Savigliano: «Voglio una città più accogliente per tutti»

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Non c’è due senza tre: non c’è modo di dire più azzeccato nel caso di Antonello Portera, neo eletto sindaco di Savigliano. Il pri­mo cittadino era infatti alla sua terza candidatura quando, a giugno, ha sconfitto al ballottaggio Gianfranco Sa­glio­­ne, candidato del centro sinistra.

Che cosa ha funzionato questa volta, Sindaco?

«Direi che abbiamo fatto un grande gioco di squadra. Ab­biamo lasciato da parte i simboli politici e persone provenienti da diversi schieramenti si sono unite in una lista civica. Molti erano candidati per la prima volta. È stata una scelta vincente. Le altre due volte ero candidato per una sola lista, quella del Movi­mento Cinque Stelle. Avevo comunque ottenuto ottime percentuali, il 17 per cento e il 25 per cento, ma non la vittoria. Mi rimane però una grande amarezza».

Quale?

«Il grande astensionismo. Non riguarda solo Savigliano, ma è un brutto segnale. A me piace la politica partecipata, la mia amministrazione cercherà di coinvolgere i cittadini in tutte le scelte, dalle più grandi alle più piccole. Voglio riavvicinare i cittadini alla politica».

Il primo gesto da Sindaco, proprio poco dopo l’elezione, è stato andare alla stazione ferroviaria. Perché?
«È inaccessibile ai disabili, lo denunciamo da anni, ma le Ferrovie non fanno nulla. La mia amministrazione ritiene che non sia più accettabile, ci faremo sentire perché questa volta venga trovata una soluzione. Le persone in carrozzina devono andare a Fossano a prendere il treno. Non è accettabile. Non è questa la Savigliano che voglio».

Quale città ha in mente?

«Per prima cosa, appunto, una città accogliente. Per tutti. Vicina ai problemi e alle difficoltà che in questi ultimi tempi si fanno sempre più pesanti. Abbiamo una rete di solidarietà e di volontariato eccezionale: il Comune sarà sempre al loro fianco pronto a fare la sua parte, cercando di non dimenticare o lasciare indietro nessuno».

Quali sono gli interventi più urgenti?
«Bisogna riorganizzare il polo scolastico, deve essere più razionale. Migliorare l’accessibilità degli istituti e l’efficentamento energetico. Un discorso che si collega agli impianti sportivi. Abbiamo tante società ma mancano spazi per giocare. C’è bisogno di un palazzetto in più, una struttura che potrebbe sorgere nel nuovo polo scolastico, in modo da poter essere utilizzato dagli studenti ma anche dalle società sportive. C’è poi un intervento molto urgente da effettuare sulla piscina comunale, stiamo facendo sopralluoghi perché si tratta di un importante problema strutturale sul quale dovremo lavorare subito».

La promozione turistica che ruolo avrà in questi anni?
«Fondamentale, vogliamo puntare molto su questo aspetto. Finora Savigliano è stata poco valorizzata. Stiamo studiando interventi ad hoc per promuovere il turismo e dare ossigeno in questo modo alle attività di commercio e artigianato soffocati dalla pandemia. E anche dalla massiccia presenza nel nostro territorio della grande distribuzione».

Quali interventi avete in mente per aiutare il commercio di prossimità?
«Vogliamo creare eventi e manifestazioni che portino le persone a vivere il centro della città e i suoi negozi. Incentivare l’uso della bicicletta, anche elettrica, delle minicar e dei monopattini. In modo da rendere il centro accessibile con una viabilità green senza niente togliere alle comodità. Per questo penseremo a migliorare e aumentare le ciclabili, oltre a creare parcheggi, video sorvegliati, per bici e auto elettriche. Bisogna razionalizzare la viabilità e contribuire a mi­gliorare la qualità dell’aria».

Savigliano è candidata per ospitare il nuovo ospedale unico del Nord Ovest, che cosa ne pensa?
«Sappiamo che la Regione è orientata verso la costruzione della struttura sulla direttrice tra Savigliano e Saluzzo. La mia amministrazione avrebbe preferito un riutilizzo del suolo pubblico esistente. In ogni caso, in attesa del nuovo ospedale, in questa fase transitoria chiediamo alla Regio­ne di continuare a tenere alti i parametri di cura e di efficienza. Noi non tollereremo car­enze dal punto di vista dell’assistenza sanitaria. Il Sindaco si farà portavoce di tutte le istanze della nostra comunità, è un ruolo al quale tengo molto e che fa parte del mio modo di fare politica. Ascol­terò tutte le categorie, i cittadini e, quando sarà necessario, ci sarò sempre per far sentire la nostra voce in Regione, al Governo».

Oltre al nuovo ospedale, urge un intervento per l’autostrada, lo avete ribadito spesso in campagna elettorale.

«Faremo sentire la nostra voce, la Cuneo-Asti è interrotta. I collegamenti con Alba, Asti, per poi arrivare alle grandi direttrici, da Savi­gliano sono davvero difficoltosi. Bisogna intervenire e la nostra città non può più aspettare».