Il Congresso ha rinnovato anche il Consiglio di Amministrazione di Slow Food. Ne fanno parte sette persone, quattro donne e tre uomini provenienti da diversi angoli del mondo, un gruppo che è il riflesso della ricca diversità che da sempre contraddistingue il movimento. Del Consiglio di Amministrazione fa parte il presidente, Edward Mukiibi, mentre Carlo Petrini è membro di diritto in qualità di fondatore. I nuovi componenti del Consiglio sono: Marta Messa, segretario generale; Richard McCarthy (Stati Uniti d’America); Dali Nolasco Cruz (Messico); Jorrit Kiewik (Paesi Bassi); Megumi Watanabe (Giappone); Francesco Sottile (Italia); Nina Wolff (Germania).
Durante i lavori sono state presentate diverse mozioni, frutto del percorso di confronto tra gli esponenti del movimento Slow Food nel mondo in vista del Congresso, consegnate alla nuova dirigenza affinché si faccia carico della loro attuazione durante il proprio mandato. Tra i documenti presentati, in particolare: l’impegno a denunciare ed eliminare il razzismo intrinseco nelle nostre società, mozione presentata dalle Americhe e Caraibi; il ruolo che le donne possono svolgere nel rigenerare il sistema alimentare, come cuoche, produttrici o consumatrici, proposta dal Collettivo femminista dell’America Latina; la difesa della terra dall’accaparramento, dell’acqua e dei semi dalle mire delle multinazionali dell’agribusiness, un tema particolarmente sentito dalle reti del ConoSur che uniscono le comunità di Cile, Argentina e Uruguay; insiste sul tema dell’educazione come strumento essenziale per difendere la nostra salute e quella del pianeta la rete Slow Food nei Caraibi; mentre la Alice Waters, vice-presidente di Slow Food nel precedente mandato, propone di estendere a livello globale il progetto School Supported Agriculture, sottolineando il ruolo che possono avere le scuole nella scelta dei canali di approvvigionamento delle materie prime per la preparazione dei pranzi scolastici Slow Food Cile si presenta al Congresso con due mozioni per la promozione di un’economia di solidarietà con l’obiettivo di garantire la sovranità alimentare a favore delle famiglie e delle comunità produttrici.
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