Dopo i disordini del 20 luglio al carcere Cerialdo di Cuneo, i rappresentanti di otto sigle sindacali (SAPPE, OSAPP, UIL PA, SINAPPE, USPP, FNS-CISL, FSA CNPP e FP-CGIL) hanno scritto al prefetto Fabrizia Triolo e ai massimi dirigenti dell’amministrazione penitenziaria. Questo il testo della missiva:
Egregio Sig. Prefetto,
trascorsi solamente pochi giorni dall’ennesimo episodio di violenza perpetrato ai danni di alcuni agenti di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Cuneo, torniamo tristemente a descriverLe ciò che è nuovamente avvenuto nella serata del 20 luglio 2022 all’interno di alcune sezioni detentive del Reparto Giudiziario ove sono allocati i detenuti “comuni”.
Alle ore 21.30 circa, a seguito di alcuni malfunzionamenti all’impianto elettrico del padiglione, si è verificato un blackout generale che ha causato l’interruzione della corrente elettrica nelle camere e nella Sala Video ovvero nel locale dove sono presenti i monitor della videosorveglianza, presidiato h24 da un operatore.
Nell’arco di pochi minuti è scattata una feroce forma di protesta nella Quarta Sezione.
Il carcere di Cuneo, già noto alle cronache penitenziarie per i recenti avvenimenti sovversivi, dove ormai è in bilico il rispetto delle regole e della regolare condotta, ha visto nuovamente coinvolti molti reclusi nel tentativo maldestro di prendere il controllo delle sezioni.
La situazione è degenerata in atti di violenza mediante lanci di frutta, uova, olio bollente e cibo nel corridoio nei confronti degli agenti presenti.
Sono state scagliate violentemente bombolette di gas che hanno causato esplosioni simili alle bombe carta tipiche degli “ultras” negli stadi di calcio.
Non contenti per la dimostrazione di forza, hanno pensato bene di incendiare anche alcuni fogli di carta e lasciarli cadere fuori dalle finestre, causando un principio di incendio nelle sterpaglie intorno alla struttura.
In quel drammatico momento, in servizio nel padiglione con QUATTRO piani detentivi e con ben 245 reclusi, erano presenti solamente TRE poliziotti penitenziari, considerato che nel frattempo altre unità erano impegnate a salvare la vita ad un recluso che ha tentato il suicidio.
Con un enorme sforzo e solamente grazie alle loro capacità e professionalità, sono riusciti a sedare la protesta nell’arco di poche ore.
Testimoni oculari dell’accaduto nonché vittime di un sistema penitenziario ormai al collasso, il medico di guardia e il personale infermieristico in servizio che, al pari di un agente di pubblica sicurezza, sono costretti ad operare in condizioni ormai non più accettabili anche ben oltre il loro orario di lavoro.
Alcune delle scriventi OO.SS. del comparto sicurezza, hanno già avuto occasione di confrontarsi con Lei nei mesi scorsi e rappresentarLe le maggiori difficoltà in cui i lavoratori operano e questa volta, congiuntamente e in forma unanime, tornano a ribadirLe l’assoluta URGENZA e necessità di intervento alla Casa Circondariale di Cuneo.
Non da ultimo, preme segnalare alla S.V. che da alcuni giorni i principali Uffici cosiddetti “essenziali” quali Ufficio Segreteria e Ufficio Comando sono chiusi per mancanza di personale e l’Ufficio Matricola è costretta a chiudere nelle ore pomeridiane in contrasto con la disciplina del settore.
Per questi motivi, in considerazione della perdurante assenza di un’organizzazione del lavoro e nella dovuta necessità di tutelare gli agenti di Polizia Penitenziaria e tutti gli operatori che accedono per diverse ragioni all’interno della struttura, queste OO.SS. intendono preannunciare fin da ora che si attueranno a breve tutte le forme di protesta sindacale consentite dalla norma in vigore, fintanto che non si vedranno dei miglioramenti delle condizioni di lavoro del personale.
Si comunica pertanto, ai Superiori Uffici dipartimentali, che si attueranno le seguenti forme di protesta del personale:
- Astensione dalla mensa obbligatoria di servizio;
- Sciopero “bianco” mediante il rispetto rigoroso degli ordini di servizio; Seguiranno precise informative in
Si concretizzeranno inoltre forme di protesta più significative mediante il coinvolgimento dell’opinione pubblica tramite mass media e organizzazioni politiche del territorio (che leggono per conoscenza).
Si ringrazia per l’attenzione e si resta in attesa di urgentissimo riscontro. Cordiali saluti.