«Creatività, flessibilità e novità sono le priorità del futuro»

Luca berardo, amministratore delegato di berardo casaoikos, evidenzia le prospettive del settore della ceramica e non smette di guardare con professionalità a innovativi progetti

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Mix and match sono forse i due termini che meglio definiscono la continua ri­cerca di libertà, che rifugge dai classici vincoli stilistici e dai trend prestabiliti, e che fanno delle proposte firmate da Berardo Cerami­che-Casaoikos Spa un unicum quanto mai raro di questi tempi. «Un eclettismo che si traduce nella proposta di differenti formati di rivestimenti, diversi pattern e stili che mixati tra loro permettono di raggiungere un effetto estetico totalmente inedito», sottolinea Luca Berardo, amministratore de­le­gato di Berardo Cerami­che-Casaoikos Spa, distributore di ceramiche e materiali edili nonché presidente di Assoposa che guida nel biennio 2022-2023 e vicepresidente EUF, associazione europea della posa in opera della ceramica. Inoltre, Berardo è già presidente di Sercomated, la società di servizi di Federcomated che unisce produttori e distributori del mondo dell’edilizia per fornire servizi strategici.

Tanti incarichi istituzionali a cui adempie in parallelo alla sua attività di amministratore delegato di Berardo Ceramiche- Casa­oikos Spa, importante realtà distributrice piemontese. Come riesce a conciliare tutti questi impegni?
«Devo dire che questi ruoli assorbono tempo, ma gratificano anche molto dal punto di vista personale. Assoposa rappresenta la risposta alla necessità inderogabile di professionalità che il mondo delle superfici ha. Rappresenta inoltre la possibilità di accedere alla posa qualificata e certificata dei materiali ceramici in un momento storico nel quale l’innalzamento dei requisiti professionali di tutti i componenti della filiera edile è fondamentale. Gli obiettivi che con la nuova squadra direttiva ci siamo posti seguono la vita intrapresa volta ad incrementare l’attività formativa sul territorio nazionale dell’Accademy, oltre a rafforzare la presenza e la visibilità all’interno dei migliori show-room italiani. Ci stiamo impegnando per lavorare insieme alla filiera delle costruzioni per un mercato più professionale e trasparente».

Ciò che caratterizza le sue aziende è un sistema. Ci spiega meglio come ha declinato questo termine al mondo della casa?
«Ho capito che Berardo Ce­ramiche insieme agli altri marchi del gruppo quali Atrium, CasaMia e Casaoikos France e più recentemente Green Pea che ci ha scelto quali partner affidandoci il piano della struttura dedicato all’Home, nella divisione superfici, sanitari ed arredo bagno, potevano rappresentare un punto fermo e qualificato per il cliente. Ecco perché ho dato vita a negozi fisici in Italia ed all’estero e ad un “e-commerce”, come completamento di una strategia che deve far dialogare il classico showroom e naturalmente quello digitale. Tutto per garantire una costante presenza ed accompagnamento al cliente che ha la certezza di essere seguito nelle sue scelte da personale competente e coinvolto, con tanto di logistica e consegna sul cantiere così come attraverso il servizio di posa in opera delle superfici acquistate».

E al folto gruppo di brand si è aggiunto anche Casa Fornengo che è una delle più storiche ed importanti insegne della distribuzione di piastrelle in Italia...
«Beh, direi proprio di sì. Casa Fornengo a Torino è l’evoluzione di Fornengo Ceramica, tra le realtà più importanti in Italia nel mondo della vendita e posa in opera delle superfici ceramiche.
Completando con Casa il brand Fornengo, abbiamo voluto far capire cosa sia significato per questa realtà entrare nel nostro gruppo. Abbiamo deciso un allargamento merceologico al settore delle cucine e dei serramenti oltre al naturale potenziamento della divisione legata alle superfici ed all’arredo bagno al fine di assecondare la nostra visione strategica che, da sempre, crede in un mercato costituito da realtà capaci di occuparsi dell’abitare a 360°, piuttosto che di una sola categoria di prodotto. Questa l’ambizione senza naturalmente dimenticare la posa in opera delle superfici che resta un tema strategico per Casa Fornengo oltre che per tutto il nostro gruppo. Siamo dunque, a tutti gli effetti, un partner affidabile per servizi che variano dal sopralluogo al preventivo, dalla posa in opera specializzata al coordinamento completo del cantiere, nel settore pubblico, residenziale, commerciale e terziario. Ai professionisti che lo desiderino offriamo inoltre i servizi di aggiornamento tecnico commerciale e di campionatura, anche direttamente presso il loro studio, in particolare su: pavimenti sopraelevati, facciate ventilate, pavimenti in legno da interno ed esterno, moquette, resilienti, collanti e stucchi».

Sul fronte dei cantieri quali le novità del momento?

«È stata recentemente inaugurata Casa di Betania, la nuova sede di Confindustria Cuneo che ci ha visto coinvolti in qualità di fornitori. A Torino invece, attraverso la collaborazione con l’insegna Green Pea siamo fornitori di prodotto al progetto Smart House che prevede la costruzione di un building intelligente di 5 piani, che si estenderà su 3.300 mq di sviluppo per un totale di 38 unità abitative. E poi, sempre nel capoluogo piemontese, sempre grazie alla sinergia con Green Pea, stiamo lavorando alla realizzazione delle facciate del progetto Uptown, riconversione della struttura dell’ordine La Salle di Villa San Giuseppe. Uptown Torino diventerà un edificio residenziale di 4 piani fuori terra, con numerosi servizi in cohousing per gli inquilini, giardini privati e orto condominiale, oltre a un campo da calcetto, uno da padel e la palestra. Inoltre siamo stati fornitori di tutte le superfici e dei bagni delle nuove suite di lusso del mitico hotel Negresco di Nizza in Costa Azzurra».

E per il futuro?

«La pandemia ha rivoluzionato ogni ambito della società, anche e soprattutto quello lavorativo. Tutte le imprese stanno affrontando una enorme rivoluzione. E per rimanere competitive sul mercato devono riconoscere le tendenze e i cambiamenti in atto, comprenderli e adattarsi in tempi record. Per fare ciò, occorre imparare a slegarsi da una concezione di azienda e mercato stabili e immutabili. Al contrario, per ciascuno di noi diventa cruciale essere flessibili, captare il cambiamento e reagire. Le aziende, e l’esperienza sul campo me lo conferma ogni giorno, devono diventare organizzazioni fluide che come l’acqua si adattano al contesto e alla situazione storica e sociale. Sarà una nuova sfida, che vedrà coinvolti tutti gli attori del mondo dell’impresa: giovani, professionisti ed impenditori. Perché il nuovo paradigma, an­che nel settore dell’edilizia, mette al primo posto la felicità!».