Alla luce del significativo e, in alcuni casi, incontrollato oltre che ingiustificato incremento dei costi dei fattori produttivi, a cui si associa una riduzione dei consumi a causa dell’impennata dell’inflazione, nonché il perdurare della siccità, Coldiretti Cuneo chiede al sistema bancario di prevedere dei finanziamenti ad hoc per le aziende piemontesi che stanno subendo gravi danni, anche per effetto della diminuzione delle rese ed il taglio dei raccolti che va dal 50% per il mais al 20% del grano. La crisi idrica sta provocando, inoltre, un calo dei foraggi per il bestiame e del 20-30% della produzione di latte, tipico durante l’estate ma non di questa entità.
“Tutti questi fattori – dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo – hanno determinato una condizione di instabilità che rischia di stritolare le imprese agricole e l’intero sistema economico, considerando la valenza strategica che riveste l’agricoltura nel nostro territorio e il valore aggiunto che è in grado di generare. In questo momento particolare è necessaria l’attenzione degli Istituti di credito nei confronti delle aziende agricole cuneesi e piemontesi”.
“Auspichiamo la sospensione del pagamento delle rate in scadenza nei prossimi 12 mesi, l’allungamento della durata dei finanziamenti a breve termine in corso, ovvero una maggiore flessibilità che possa permettere di superare una condizione temporanea di tensione in termini di liquidità, visto il particolare momento di destabilizzazione che contraddistingue il mercato. Si tratterebbe di un atto di responsabilità sociale da parte delle banche verso il territorio e il mondo agricolo” spiega Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo.
“Auspichiamo anche un sostegno da parte della Regione Piemonte – conclude Nada – vista la prospettiva di aumento del costo del denaro”.