Paziente con un solo polmone colpito da tumore operato con successo al Santa Croce e Carle di Cuneo

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Un caso particolare, come se ne contano solo pochissimi al mondo, è stato affrontato da un’equipe multidisciplinare dell’Azienda O­spe­daliera Santa Croce e Carle di Cu­neo. L’intervento ha interessato un pa­ziente al quale quattro anni fa era stato asportato totalmente il polmone sinistro. Ora questa persona è stata operata all’organo respiratorio di de­stra, colpito, in seguito, da un tumore. «Era impossibile da asportare chirurgicamente – spiega Giulio Mel­loni, direttore della Chi­rurgia To­racica -, perché il pa­ziente aveva un unico polmone residuo. Abbiamo sfruttato una nuova apparecchiatura, che si chiama Ecmo, una tecnica di circolazione extracorporea utilizzata in ambito di rianimazione per trattare pazienti con insufficienza cardiaca e/o respiratoria acuta grave, che consente di sostituire la funzione del polmone». «Abbiamo discusso il caso in un team multidisciplinare – racconta Maurizio Ro­berto, direttore di Cardiochirurgia – in cui sono state pianificate attentamente tutte le fasi dell’intervento, valutando rischi e benefici. Hanno collaborato i cardio-anestesisti, i cardiochirurghi, i chirurghi toracici e i tecnici perfusionisti». «Sono pochissimi i casi, nella letteratura medica mondiale, di interventi di questo tipo – sottolinea Giuseppe Coletta, direttore del Dipartimento di Emergenze e Aree Critiche -. La nostra azienda ha investito tantissimo sui processi e sulla multidisciplinarietà e la realizzazione di questo intervento ne è l’ennesima dimostrazione». «La sfida è stata quella di garantire l’assenza di ventilazione polmonare in un paziente con un solo polmone – conclude l’anestesista Domenico Vitale -. Abbiamo dovuto applicare una metodica di ossigenazione ematica, che normalmente si attua in terapia intensiva, in una situazione molto più complessa, cioè in sala operatoria».

L’intervento è perfettamente riuscito e il paziente è già stato dimesso. Hanno collaborato: Giorgio Melloni e Francesco Rosato come primi operatori, Elisa Scarnecchia e Davide Turello aiuto operatori, gli anestesisti Massimo Muraccini, Mattia Mancardi e Domenico Vitale, Fabiana Mattiauda infermiera strumentista, Adamo Mercuri e Melissa Marchisio infermieri assistenti di sala chirurgica, Martina Mattiauda infermiera assistente di sala anestesia, Filomena Perillo e Mara Bono tecnici perfusionisti.