MiCò APS, associazione che si occupa a Cuneo di terza accoglienza dal basso e di azioni di sensibilizzazione sui temi dell’intercultura, torna come l’anno scorso a collaborare con la rassegna Zoè in Città, con l’intento di utilizzare l’arte e i suoi differenti linguaggi come occasione di riflessione, esperienza e cambiamento sociale.
Mercoledì 17 agosto 2022 ore 21:00 presso il Parco Fluviale Gesso e Stura di Cuneo,verranno proiettati due documentari: “Climbing walls, making bridges” di Nicola De Martini Ugolotti, Shahrad Behzadi, Andrea Fantino e “Makhno” di Sandro Bozzolo.
L’intento delle proiezioni è quello di ripercorrere la frontiera come linea labile, elemento paesaggistico di naturale separazione, che obbliga a ripensare nuove geografie di migrazione e consente di raccontare la città da un “altro” punto di vista, quello di chi la frontiera la incarna nella voce, nel corpo, nelle storie.
“Climbing walls, making bridges” si prefigge di raccontare la migrazione, la società “multiculturale”, la costruzione quotidiana di senso e di identità. Narrare la città da un “altro” punto di vista, attraverso le voci e i corpi di otto giovani uomini che praticano capoeira e parkour a Torino. “Makhno” è un cortometraggio che porta lo spettatore In viaggio lungo la frontiera alpina italofrancese, il confine viene raccontato da un punto di vista antropologico, più culturale che geografico, in un’esperienza immersiva che rileva la labilità della frontiera, delle sue linee e delle separazioni che genera.
A seguire, dopo le proiezioni dei due corti, il compositore di musica elettronica e new media artist cuneese Simone Sims Longo coinvolgerà il pubblico nella performance Moving Borders, un vero e proprio paesaggio sonoro registrato nella città di Cuneo, che riporta echi di alcune aree della città attraversate da frontiere e confini culturali estremamente variegati.
Un ascolto collettivo di alcuni tratti della città di Cuneo poco conosciuti per tentare di superare le barriere fisiche e mentali ed entrare in contatto con alcune realtà che ci sono vicine ma di cui sappiamo poco. L’ascoltatore viene bendato e guidato in un itinerario fatto di fonografie organizzate musicalmente attraverso l’elaborazione di field recording in tempo reale, che ne stimolano la memoria e si intrecciano con la propria vita vissuta.
Grazie ad una piccola orchestra di altoparlanti gli elementi sonori vengono proiettati nello spazio per creare una dimensione di ascolto immersivo. Le registrazioni nascono come approfondimento di alcune immagini della mostra di Nicolò Filippo Rosso, progetto residenziale promosso da Noau officina culturale e dal progetto La. B.O.A. durante aprile/maggio 2022.
c.s.