Venerdì 19 agosto alle ore 21, in Piazza Italia, si terrà lo spettacolo del “Teatro degli Episodi” a cura di Elide Giordanengo. Una produzione originale di una neonata compagnia teatrale giovanile, che unisce i temi dello sport e dell’empowerment femminile.
“Il cuore che batte, che martella…” è il primo spettacolo realizzato con la neonata compagnia giovanile degli Episodi.
Su richiesta del gruppo Skatch Softball Baseball Boves A.S.D., che ha partecipato e vinto il concorso nazionale “IncludiAllenaMente”, abbiamo allestito uno spettacolo che parla del tema: “Lo sport a sostegno dell’empowerment femminile e contro gli stereotipi e la violenza di genere. Sport, Arte e Vita femminile”.
La trama tratta della storia di alcune delle pioniere e delle grandi sportive che hanno dato inizio e lustro allo sport in ambito mondiale.
Si comincia da Cinisca, auriga del 440 a.C., per continuare con l’aviatrice Rosina Ferrario, l’automobilista Maria Antonietta Avanzo, la motociclista Vittorina Sambri, la ciclista Alfonsina Strada, la giocatrice di baseball Jackie Mitchell, l’ostacolista Ondina Valla, la saltatrice in alto Alice Marie Coachman, la judoka Rena Kanokogi, la velocista Wilma Rudolph, la tennista Billie Jean King, la maratoneta Kathy Switzer, la nuotatrice Novella Calligaris, per arrivare al 1969 con Nadia Comaneci e il suo dieci, mai realizzato prima in una gara di ginnastica artistica.
La storia di queste donne, che hanno dovuto combattere contro pregiudizi e difficoltà di ogni genere, ci dimostra quanta forza, tenacia e determinazione sia il mondo femminile.
Alternato al racconto di queste atlete, la messa in scena di un estratto di “Amore e ginnastica” di Edmondo de Amicis.
Pubblicato quasi clandestinamente nel 1892, Amore e ginnastica è un racconto ricco di humour, malizia e acutezza psicologica. Racconta della passione per la ginnastica della Maestra Pedani, bellezza femminile atletica e dominatrice.
“Alta e robusta, larga di spalle e stretta di cintura, modellata come una statua”, affronta le discussioni con sicurezza e cipiglio, difendendo la ginnastica come disciplina capace di raddrizzare e rinvigorire non solo il corpo ma anche lo spirito delle giovinette.
La Pedani si batte contro la mentalità e le leggi dell’epoca che non consentivano alle scolare di praticare come i loro colleghi l’attività ginnica.
Pregiudizi diffusi anche nelle famiglie che impedivano alle figlie di frequentare in orari extrascolastici, privatamente, lezioni di ginnastica.
c.s.