Home Cuneo e valli Continua la campagna elettorale di +Europa in Granda con le “maratone oratorie”

Continua la campagna elettorale di +Europa in Granda con le “maratone oratorie”

0
219

È una campagna di piazza in piazza quella di +Europa, che sta organizzando maratone oratorie elettorali in molti comuni del collegio Piemonte 2 (Cuneo, Asti e Alessandria). Negli scorsi giorni sono stati organizzati comizi a Saluzzo, Limone Piemonte e Savigliano, domani il turno di Alessandria, sabato Asti e domenica la Valle Stura.

Ieri a Savigliano sono stati diversi gli interventi illustrativi del programma e delle proposte di +Europa: “Berlusconi, Salvini e Conte – ha incalzato Flavio Martino, coordinatore di +Europa Granda, giornalista e sommelier – hanno pugnalato alla schiena l’Italia affossando il governo Draghi e adesso vorrebbero che il governo, in carica per gli affari ordinari (per colpa loro), varasse misure straordinarie sul caro bollette. Quale credibilità hanno questi signori che ci hanno già portato sull’orlo del fallimento nel 2011? Per votare +Europa basta mettere la croce sul simbolo: il voto rafforza tutta la coalizione senza dispersioni”.

Alice Depetro, ventisettenne laureanda in filosofia e candidata alla Camera: “Il divario generazionale è sempre più ampio, e mette in serio rischio la stabilità economica e sociale del nostro paese. Se le giovani generazioni non sono adeguatamente supportate, anche quelle meno giovani collassano”. Le fa eco Sabatino Tarquini, già funzionario della Bongioanni Caldaie e residente a Cervasca: “La partecipazione democratica è fondamentale! Noi siamo quelli dei referendum, delle raccolte firme popolari, della partecipazione diretta, dei diritti civili.”

Filippo Blengino, attivista radicale ed esponente di +Europa: “Sostengo convintamente questo progetto politico, anche se per motivi anagrafici non sono candidato, perché è tra i pochi a mettere al centro le future generazioni, con proposte concrete e realizzabili”.

A chiudere la maratona oratoria Marco Filippa, candidato al Senato, professore a Savigliano e storico militante: “Riconoscere diritti significa ampliare culturalmente ed economicamente un paese, significa ridare significato alla libertà, divenendo cittadini che possono sottoscrivere referendum, firmandoli anche digitalmente (SPID), partecipando responsabilmente alle decisioni, non affidandole, esclusivamente, al Parlamento.”