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Fuori dal branco

A qualche escursionista nelle valli cuneesi è capitato di trovarsi all’improvviso a tu per tu con alcuni maremmani utilizzati dai pastori a difesa dei lupi. Come comportarsi in questi casi? ecco una piccola guida

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Con il ritorno del lupo nelle valli alpine ha fatto la comparsa il cane da difesa del gregge o cane da guardanìa. In genere si tratta di pastori maremmani-abruzzesi, da sempre i più utilizzati a difesa dagli attacchi di lupi e cani randagi. Gli esemplari di questa razza crescono a contatto con le pecore e il gregge diventa una famiglia da difendere contro qualsiasi minaccia. Così in questi ultimi mesi nelle valli del Cuneese alcuni escursionisti hanno rischiato di essere attaccati da branchi di questi cani.
Che cosa fare se durante la passeggiata si incontra un gregge custodito da cani da difesa? È importante in questo caso tenere presente una cosa: tutti i cani sono dei potenziali predatori e in quanto tali reagiscono rincorrendo la preda nel momento in cui questa si dà alla fuga. Quando un cane da guardanìa ci viene incontro, fermiamoci e lasciamolo avvicinare parlando tranquillamente, con fermezza, cercando di calmarlo facendogli capire che non siamo una minaccia. Teniamo i bambini per mano per evitare che, spaventati, si mettano a correre. Se tuttavia il cane non sembra convinto delle nostre buone intenzioni, indietreggiamo lentamente e torniamo sui nostri passi senza giragli la schiena, poi troviamo un percorso alternativo per procedere a distanza di sicurezza dal gregge. Adottando questo comportamento, in genere, le cose vanno a posto da sole e potremo proseguire la nostra escursione.
Per evitare che nel cane scatti l’istinto predatorio, anche se siamo spaventati dal suo atteggiamento, non dobbiamo fuggire per nessun motivo. Anche se ringhia o abbaia, non dobbiamo mai lanciare pietre, agitare bastoni o altro cercando di apparirgli minacciosi: le nostre azioni avrebbero esattamente l’effetto opposto da quello desiderato. Invece di calmarsi o spaventarsi, il cane tende a diventare soltanto più irrequieto e aggressivo e la situazione rischierebbe di peggiorare. Stiamo calmi e aspettiamo il pastore: normalmente è nei paraggi e dovrebbe intervenire richiamando il cane.
La cosa migliore per evitare guai è non avvicinarsi al gregge o, peggio, di cercare di attraversarlo, perché questo comportamento mette in allarme il cane da difesa: troviamo un percorso alternativo o aspettiamo con pazienza che il gregge sia transitato.