Dopo due anni di stop forzato, torna uno degli appuntamenti tradizionali più amati in coda all’estate cuneese: dal 3 al 18 settembre a San Rocco Castagnaretta va in scena la 93ª Sagra di San Sereno.
Ricco il programma della manifestazione che avrà come cuore pulsante il concentrico della frazione della città di Cuneo: centrale sarà, come in ogni edizione, la Mostra Regionale Ortofrutticola, presentata presso l’abitazione della famiglia Pellegrino, di Giovanni e Grazia. Un importante ritorno, dopo il Covid, ulteriore tassello di una ripartenza che si spera definitiva, nonostante un periodo storico pieno di difficoltà, fra siccità, spropositato aumento dei costi delle materie prime e delle attrezzature, le conseguenze economiche della Guerra in ucraina.
Come ha sottolineato il vicesindaco e Assessore alle Attività Produttive Luca Serale, affiancato durante l’incontro dal Presidente del Comitato di San Sereno Valerio Pittavino e dal vice Mauro Furlan: “Dopo due anni che ci servono di monito per il futuro, con tutto quello che abbiamo patito, ritrovare momenti di incontro e socialità è il grosso valore aggiunto che ci portano dietro queste sagre, che hanno numeri impressionanti. Il Comune di Cuneo ha sempre riconosciuto e mai come in questo momento riconosce la funzionalità di appuntamenti come questi, stando vicini ad un settore fortemente penalizzato dalla situazione metereologica di quest’anno. Sarà sì un momento di festa, in cui mettiamo in mostra i prodotti dei nostri campi, ma senza dimenticarci le difficoltà che i nostri agricoltori e le nostre aziende stanno vivendo”.
“Un’annata particolarmente difficile per l’ortofrutticola e più in generale per l’agricoltura made in Cuneo – ha commentato Paolo Quaranta, Presidente di Coldiretti Zona di Cuneo – sotto il profilo climatico, economico e di gestione della manodopera. Il caldo e la siccità record, interrotti da eventi estremi che si manifestano sempre con maggior frequenza, conseguenza del cambiamento climatico in atto, hanno inciso sull’annata agraria determinando cali produttivi anche marcati per diverse colture. E là dove le stime produttive erano molto positive, la grave carenza di manodopera stagionale qualificata ha minato la buona riuscita delle raccolte estive. Oltre ai vincoli e alle lungaggini della burocrazia, penalizza irrimediabilmente le aziende frutticole cuneesi la concorrenza sleale di altri Paesi europei, dove le imprese agricole non versano contributi per i primi 90 giorni di lavoro, e di altre Regioni italiane, considerate svantaggiate, dove il costo del lavoro è molto più basso e attira gli stagionali che disertano le nostre campagne”.
“E’ fondamentale defiscalizzare i carichi contributivi dei salari – sottolinea il Presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada – per garantire maggior equità nella competitività sia a livello nazionale che europeo e semplificare le procedure di assunzione per reperire con più facilità e tempestività la manodopera necessaria: non possiamo permetterci di lasciare i prodotti in campo perché on abbiamo disponibilità di lavoratori”.
Aggiunge Silvio Chionetti, vicedirettore provinciale di CIA Cuneo: “La mostra torna a regalare le esplosioni di colori, profumi e sapori dell’ortofrutta prodotta in provincia. Quest’anno la stagione ortofrutticola, a causa dell’aumento delle materie prime e dell’energia, della siccità, dei fenomeni atmosferici e dei parassiti che colpiscono le coltivazioni, è stata molto difficile e gli agricoltori hanno compiuto un enorme sforzo per mantenere alta la qualità delle loro produzioni, punto di riferimento dell’economia provinciale e del made in Italy”.
LA MOSTRA – Come da tradizione, la Mostra Ortofrutticola avrà sede nel concentrico di San Rocco, la zona degli orti di Cuneo, nonché territorio di produzione dell’ormai celebre carota, prodotto agroalimentare tradizionale e “simbolo” della manifestazione stessa: in vetrina il meglio della produzione agricola annuale, perseverando nell’intento di indirizzare l’interesse dei consumatori alla conoscenza dei prodotti locali tipici “km 0”, orientandoli al consumo di prodotti stagionali, controllati e sani, con indiscutibili benefici per la salute. Nel padiglione espositivo lungo Viale San Sereno, troveranno spazio anche i consorzi di tutela legati all’agricoltura, che proporranno al pubblico le loro produzioni di eccellenza; inoltre, nei giorni della Sagra, sarà presente l’esposizione di attrezzature e macchinari d’epoca.
IL PROGRAMMA – Si entra nel vivo venerdì 9 settembre (ore 20) con la cerimonia inaugurale della Mostra nell’area di Viale San Sereno/piazzale Don Marro, seguita un evento gastronomico in collaborazione con il ristorante “Petit Papillon”, locale di recente realizzazione, ma frutto della successione generazionale che la titolare Laura Bruno ha ereditato dall’attività ristorativa della mamma e dallo spirito imprenditoriale del papà Luigi Bruno, ricordato con affetto come sostenitore della Mostra e figura di spicco del Comitato di San Sereno. Durante la serata, degustazione di pizza, rivisitata a tema ed abbinata ad una birra alla carota appositamente realizzata dal birrificio Baladin.
Di seguito il programma completo della Sagra, dedicata a Michele e Maddalena Cometto, coltivatori e agricoltori di San Rocco, nel ricordo anche di coloro che sono scomparsi in questi ultimi anni: Luigi Bruno, Giuseppe Rosi, Lorenzo Bergese, Antonio Aquila, Elso Miretti.