il mondo agricolo riunito a saluzzo guarda al futuro

Torna al Foro Boario il tradizionale appuntamento con la Mostra Nazionale della Meccanica Agricola

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A Saluzzo torna un grande appuntamento, in programma da sabato fino a lunedì: la Mostra Nazionale della Meccanica Agricola che quest’anno taglia l’ideale traguardo dei 75 anni. Un dato che sottolinea l’importanza di questa manifestazione che, tra l’altro, da quattordici stagioni si svolge in edizione nazionale. La sede è come sempre al Foro Boario dove saranno protagoniste assolute tutte le attività che compongono lo scenario agricolo della pianura e delle valli del Monviso: la frutticoltura, le innovazioni applicate alla meccanizzazione per l’agricoltura, l’allevamento della razza bovina Frisona e anche la produzione e la lavorazione del legno. All’interno della rassegna, che si svolge tradizionalmente in concomitanza con la Fiera di San Chiaffredo, sono infatti previste la 49esima edizione della Mostra Regionale Bovini Razza Frisona Italiana (assieme al 17° Junior Show Regionale), promossa da Ara Piemonte, e appunto la seconda edizione di “Legname del Monviso” dopo il successo dello scorso anno.

La Mostra è organizzata dalla Fondazione Amleto Bertoni di Saluzzo con patrocinio della Città di Saluzzo, Regione Piemonte e Provincia di Cuneo, in collaborazione con Terres Monviso e Polo del Legno del Monviso.

I numeri parlano di 500 stand e 200 espositori su oltre 35mila metri quadrati di spazio del Foro Boario che è stato recentemente asfaltato. Così si sviluppa il racconto di un territorio ricco di prodotti e di aziende specializzate, tutto caratterizzato da un legame solidissimo con le vallate montane. Nel programma della tre giorni, le ultime novità non solo nella meccanica applicata alla floricoltura ma anche alla zootecnia e alla silvicoltura. Lunedì è prevista la premiazione del duplice concorso riservato ai Bovini Razza Frisona Italiana e la tavola rotonda sulle filiere forestali nelle Valli del Monviso, valida ai fini formativi per dottori agronomi e forestali.

«La mostra quest’anno arriva forte del coraggio e della tenacia di non essersi fermata davanti al Covid – ha spiegato Carlotta Giordano, presidente della Fondazione Amleto Bertoni di Saluzzo -. Per noi infatti più che di una ripartenza si tratta di un consolidamento, negli anni l’evento ha allargato i confini geografici e messo a fuoco gli ambiti agricoli a cui si rivolge, diventando da generalista a specializzato senza perdere il suo baricentro e cuore pulsante. Siamo partiti guardando quello che abbiamo e abbiamo investito sulle peculiarità del territorio: frutta, zootecnia e silvicoltura sono i tre cardini intorno ai quali ruota l’agricoltura saluzzese, i punti di riferimento per l’innovazione applicata all’agricoltura del comparto meccanico». Un altro contributo arriva dall’assessore del Comune di Saluzzo, Francesca Neberti: «È importante instaurare un dialogo con i Comuni limitrofi, stabilendo sinergie e collaborazioni che possano contribuire a far crescere il peso specifico della meccanica agricola della provincia di Cuneo».

Naturalmente la Mostra porta riflessioni anche in prospettiva. «La mostra arriva alla fine dell’estate, – conclude Romano Boglio, segretario delegato della Fondazione Amleto Bertoni -. Cogliendo l’occasione per fare un bilancio, quest’anno risulta evidente che a tenere banco sarà soprattutto la siccità e le ricadute negative che la carenza idrica ha avuto su frutticoltura, zootecnica e filiera del legno».