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L’ente turismo LMR sceglie Bertero per nuove sfide

A metà mese la nomina del direttore generale. Si è fatto apprezzare in Friuli Venezia Giulia

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Altro nuovo incarico nell’organigramma dell’Ente Turi­smo Langhe Monferrato Roe­ro: il direttore generale è Bruno Bertero. Piemontese, classe 1963, con un lungo curriculum nel settore del turismo e attualmente Diret­tore Marketing di Promo­Turismo del Friuli Venezia Giulia, Bertero si è classificato al primo posto nel bando di selezione avviato nei mesi scorsi dall’Atl a cui hanno partecipato 144 candidati.

La selezione si è svolta, come da procedura, con una prima verifica dei profili dei candidati da parte della società Praxi, che ha poi presentato una short-list dei cinque candidati finalisti, e con la nomina da parte del Consiglio di amministrazione dell’Ente Turismo di una commissione esterna per la valutazione finale.

Approvata dal Consiglio di amministrazione, la nomina di Bertero ora dovrà essere ratificata dall’Assemblea dei soci dell’Ente, che sarà convocata a metà mese. «Da parte del Consiglio di amministrazione porgo le congratulazioni a Bruno Bertero, manager di lunga esperienza, con un altissimo profilo e oltre trent’anni di professionalità nel settore del turismo, sia a livello pubblico che privato – ha detto il presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Mariano Rabino -. Vorrei ringraziare la società Praxi per aver condotto la fase istruttoria di se­lezione del ban­do a cui si sono candidati ben 144 profili da tutta Italia. Un’ulteriore dimostrazione del grande appeal che la nostra Atl ha saputo costruire negli anni grazie ad amministratori e uno staff di collaboratori competenti e motivati. Aggiungo ai ringraziamenti la commissione com­posta da Luigi Barbero, Diego Fu­ria e Fabrizio Pace, che si è occupata della selezione finale». Significativo, per capire lo spessore del personaggio, il commiato dell’assessore alle attività produttive e al turismo del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini: «Ringrazio Bruno Bertero per il lavoro fin qui svolto e gli riconosco una professionalità che è stata capace di aggregare le diverse anime della nostra Regione, della quale ha saputo valorizzare al meglio le tante eccellenze, rendendo le strategie di marketing del Friuli Venezia Giulia un riferimento nazionale per molte altre realtà».

Intanto giovedì 8 torna in presenza al castello di Grinzane Cavour l’appuntamento dedicato all’innovazione nel turismo enogastronomico. Non a caso il tema della quinta edizione del Food&Wine Tourism Forum è “Change” ovvero il cambiamento. L’evento, promosso e organizzato da Ente Turismo Langhe Monferrato Roero con la direzione scientifica di Roberta Milano, torna in presenza dopo due edizioni in streaming ripensate per adattarsi e resistere all’emergenza sanitaria. Il programma prevede una intensa giornata di formazione rivolta agli operatori della filiera turistica, ai player istituzionali pubblici e privati, giornalisti, blogger, startup e studenti, e in generale a chiunque sia curioso di confrontarsi su enoturismo e turismo gastronomico.

Nato con l’intento di rafforzare il legame tra turismo e mondo dell’enogastronomia, il Forum sarà dedicato quest’anno al cambiamento soprattutto perché se da una parte, con un po’ di nostalgia, per tutti è forte la tentazione di tornare alle certezze del passato, magari rimuovendo da ogni pensiero gli ultimi due anni trattandoli come una parentesi indesiderata, dall’altra siamo consapevoli che indietro non si può più tornare. E che occorre trovare un nuovo paradigma, una prospettiva in cui inserire concetti come qualità, tradizione, rapporto umano e identità – da sempre alla base del turismo enogastronomico – in una rinnovata e vincente ricetta che possa proiettare enoturismo e turismo gastronomico nel futuro, declinando il cambiamento nei suoi più vari e articolati significati.

Non si può non partire dal cambiamento climatico. Nel turismo, così come in ogni altro settore, la sfida della sostenibilità ambientale, so­ciale ed economica si fa sempre più urgente. C’è poi da affrontare il cambiamento sempre più spiccato della domanda. E se la domanda cambia, ne consegue che occorrerà modificare anche l’offerta.