Con l’arrivo dell’autunno riprendono anche gli appuntamenti che vedono protagoniste le eccellenze del nostro territorio tra cui il Bra, un tesoro caseario che, da sempre, contraddistingue la cultura gastronomica della Granda, impreziosisce le tavole e delizia occhi e palati di tutti gli estimatori.
Il primo appuntamento, uno dei più importanti, sarà Bra’s, la nota manifestazione che si tiene nell’omonima città del Roero in cui questo formaggio, simbolo della provincia di Cuneo, sarà protagonista con salsiccia, focaccia e pane di Bra dell’evento che si terrà dal 16 al 18 settembre nella capitale del Roero.
Le perle dell’agroalimentare locale si daranno appuntamento in un luogo simbolo del cibo con un grande formaggio, la celebre salsiccia e l’impareggiabile focaccia, rinnovando la sinergia che è il perfetto suggello delle unicità che rendono la nostra Provincia uno scrigno di sapori conosciuto e apprezzato ovunque.
Il famoso formaggio Bra, nella sua duplice versione Tenero e Duro, sarà al centro di questa attesa tre giorni, contribuendo così a rinsaldare maggiormente il trait d’union tra territorio e bontà. Morbido, con una stagionatura minima di 45 giorni e una pasta di colore bianco avorio, il Bra Tenero si conferma un punto di riferimento irrinunciabile per chi ama i sapori delicati e dolci. Gli appassionati di una personalità forte e decisa verranno, invece, soddisfatti dalla versione dura, stagionata minimo 6 mesi e con una pasta giallo paglierino, ottima anche da grattugia come dimostrato da uno dei piatti che incoronano il Bra re del gusto: il risotto mantecato.
Un’ulteriore proposta clou che non manca mai durante questo evento è la focaccia di Bra, realizzata con l’omonimo formaggio e con la salsiccia, dando così vita ad un unicum dalla consistenza fragrante e dal sapore inimitabile.
Le danze si apriranno venerdì 16 alle 20,30 presso l’Ala di Corso Garibaldi che ospiterà una Cena Stellata firmata dallo chef Gian Piero Vivalda (Antica Corona Reale di Cervere), con un esclusivo menù appositamente creato e dedicato a esaltare sapori e materie prime del nostro territorio (130 € con prenotazione obbligatoria 0172 430185). Tra i piatti proposti durante il Gran Galà della Salsiccia di Bra, spicca il Risotto di Bra con zucca gialla, salsiccia, amaretti, aceto balsamico e Bra Duro. Un’occasione unica per provare il nostro amato formaggio in una versione da due stelle Michelin.
Si prosegue sabato 17, sempre sotto l’Ala, con originali piatti disponibili a pranzo e cena (12-16 e 18-23) realizzati dallo chef stellato Giovanni Grasso (La Credenza di San Maurizio Canavese) e dall’executive chef Igor Macchia; un momento per sognare, abbandonarsi alla magia della cucina e alla linfa conviviale del vino. Il tutto osservando la dedizione dei produttori e assaporando il profumo delle loro terre attraverso il susseguirsi delle stagioni. In tale occasione gli chef propongono Bra’Salad, ossia un manigotto in caesar salad in cui il Bra Duro trova nella salsiccia il partner ideale per originare un’armonica danza di aromi. La morbidezza del Bra Tenero trionferà, invece, negli gnocchi al profumo di mandorla, arricchiti da agrumi e salsiccia.
La medesima formula verrà riproposta domenica 18 con una ventata orientaleggiante, grazie alla presenza degli chef Kim Seul Ki (Uri Sapori Condivisi di Roddino), Davide Grimaldi (Tako) e Vincenzo La Corte.
Kim Seul Ki ha elaborato una focaccia realizzata con farina di riso di Bra, salsiccia laccata alla coreana e, naturalmente, il Bra Tenero che si sposa a pennello con questi sapori creando una parabola ascendente di gusto, la cui riprova saranno i ravioli piastrati, ripieni di verdure degli Orti di Bra, riduzione di cipolla e Bra Duro Dop.
Dalla creatività di Vincenzo La Corte nasce, invece, la Seppia CBT (cotta a bassa temperatura) con salsiccia, cime di rapa e crema di Bra Tenero, concreta dimostrazione di come un simile formaggio trovi addirittura nel pesce un prezioso alleato per esaltare il suo essere inconfondibile.
In tale occasione si terranno alcuni show cooking con giovani talenti, gusti e sapori nuovi: il risultato di condivisione e contaminazione tra tradizione e innovazione.
Proprio questi ultimi due valori sono tra quelli più importanti per il Consorzio di Tutela del Bra che promuove, da sempre, la perfetta sinergia tra gli insegnamenti di ieri e lo sguardo rivolto al domani. Oltre a questo meraviglioso formaggio saranno presenti, inoltre, anche il Raschera e la Toma Piemontese, due Dop diventati parte integrante della tradizione lattiero casearia piemontese confermandosi, da secoli, come i formaggi più amati, forti di una storia che è ormai una colonna portante della nostra cultura agroalimentare.
A tal proposito, per tutto il weekend, sotto l’Ala di corso Garibaldi dalle 12 alle 23, si potranno degustare Bra Tenero, Bra Duro, focaccia e pane di Bra, gustosamente unite nella summa ideale, rappresentata dal tagliere e dalla focaccia di Bra’s (tagliere 8 €, focaccia 4 €).
E siccome siamo certi che queste degustazioni vi faranno crescere il desiderio di acquistare simili prelibatezze, è stata predisposta un’area ad hoc su corso Cottolengo dove, oltre al Bra, potrete trovare anche il Raschera e la Toma Piemontese. Un trittico di eccellenze casearie che non potrà mancare sulle migliori tavole.
L’appuntamento con Bra’s si conferma, dunque, un momento sommamente atteso che da sempre accende i fari su tutte quelle perle che connotano nel modo più stretto possibile la cultura culinaria del nostro territorio. «Siamo orgogliosi di essere presenti anche nel 2022» commenta Franco Biraghi Presidente del Consorzio di Tutela del Bra, del Raschera e della Toma Piemontese «e l’invito a partecipare ci riempie di soddisfazione. Perfettamente consapevoli dell’unicità dei nostri prodotti, vederli tra i protagonisti di questa manifestazione è un’ulteriore dimostrazione del loro valore e di come la genuinità paghi sempre».
Una ripresa in grande stile per il Bra Dop che, in compagnia di Raschera e Toma Piemontese, dopo la pausa estiva è pronto a ripartire garantendovi un autunno pieno di novità di cui questo primo weekend settembrino non è che un succulento assaggio.
Articolo a cura di Linda Arnaudo