Dalle 21.15 di martedì scorso la Sipre di Gabriele Genre non è più ufficialmente la Società che gestirà impianti di risalita e conseguentemente il turismo invernale di Crissolo e parzialmente dell’intera Valle Po.
Perché a quell’ora l’unanimità del Consiglio comunale (assente il solo Nicola Bessone) ha preso atto dell’avvenuta cessazione unilaterale della gestione degli impianti anticipata all’Amministrazione il 25 maggio scorso da parte della Sipre (assistita dall’avvocato Paire) e poi formalizzata per iscritto dalla stessa Società in mano ai Genre non più tardi del 13 giugno (con effetto immediato) scorso.
Il sindaco Fabrizio Re ha velocemente ripercorso le tappe dei tanti incontri avuti con la Sipre e delle tante concessioni edilizie di questi ultimi trent’anni. Dal 2 giugno 1993 sino a quel 16 ottobre 2018 quando il Consiglio aveva dato avvio al procedimento di reintegra nel possesso dei terreni gravati da uso civico con esperimento di conciliazione stragiudiziale?
La delibera di martedì sera, prima di approdare in Consiglio è stata ampiamente dibattuta dai legali del Comune e da quelli della Sipre: lo ha rimarcato il vicesindaco Aldo Perotti mettendo bene in vista la volontà di “agire in maniera trasparente per ripartire sul pulito”. “Siamo consci – ha continuato Perotti – che alcune partite restano aperte, ma quelle le lasciamo ai nostri legali”. Ora un tecnico specializzato in materia redigerà una perizia che avrà il compito di assegnare un valore ad ogni singolo impianto.
c.s. Comune di Crissolo