I numerosi ed eclettici eventi estivi raccolti sotto il titolo “Un giorno di fuoco” cedono il passo alla terza stagione di celebrazioni del Centenario della nascita di Beppe Fenoglio intitolata “I 23 giorni della Città di Alba” in omaggio alla raccolta di racconti che segnò l’esordio letterario dello scrittore. L’incipit dell’opera è fra i più celebri ed efficaci della letteratura moderna: “Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell’anno 1944”.
La stagione comincia proprio oggi, giovedì 8 settembre alle 18,45 con un importante incontro alla Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo di Santo Stefano Belbo dal titolo “From C. to C. Poems by Cesare Pavese translated by Beppe Fenoglio”. In occasione del Pavese Festival, nella serata che ospita anche il reading musicale con Neri Marcorè, il professor Valter Boggione approfondirà le figure di Pavese e Fenoglio quali appassionati traduttori dalla lingua inglese. La conversazione sarà inframezzata dalle letture di Laura Della Valle dell’associazione culturale Premio Roddi.
Venerdì 9 settembre alle 18 nella Sala S. Guido di piazza Duomo di Acqui Terme, la figura di Beppe Fenoglio sarà invece protagonista al XIV Concorso Internazionale di Poesia “Città di Acqui Terme” Premio e Festival con il dialogo tra Margherita Fenoglio e la direttrice del Centro Studi Beppe Fenoglio Bianca Roagna dal titolo “Partigiano come Poeta…”.
Sabato 10 settembre, si ritorna tra le colline con ritrovo alle 9,45 presso il Centro Studi Beppe Fenoglio per la passeggiata “Brividi di postuma felicità estiva”. La passeggiata che rientra nel progetto Atlas Fenoglio, è ad ingresso gratuito con posti limitati e prenotazione obbligatoria.
Lo stesso giorno, sabato 10 settembre alle 21 al Teatro Sociale G. Busca di Alba, sarà la volta dello spettacolo “Qnclps – Questi Non Ce Li Possiamo Scordare. Storie partigiane di quei ragazzi che si diedero alla macchia” con testi tratti da Beppe Fenoglio, Pietro Chiodi, Enzo Biagi, Emilio Sarzi Amadé, Italo Calvino e Giorgio Bocca. Uno spettacolo in forma di teatro musicale, promosso e prodotto dall’Anpi Sezione Alba Bra e che propone la lettura di testi di Beppe Fenoglio e di una serie di pagine di autori che contribuirono a far grande la narrativa italiana del Secondo Dopoguerra con romanzi, racconti e memorie d’argomento partigiano.
Martedì 13, 20, 27 settembre e il 4 ottobre torna per il terzo anno Gustose Narrazioni con quattro appuntamenti in quattro cantine del Roero abbinate ad altrettante cene. La rassegna è organizzata dal Consorzio di Tutela del Roero, in collaborazione col Fuori Tempo di Canale e con la casa editrice “Il Leone Verde” di Torino. Il programma completo e la possibilità di prenotare si trovano sul sito dedicato www.gustosenarrazioni.it
Il 24 settembre, in Sala Beppe Fenoglio alle 17, verrà presentata la prima fase del progetto “Atlante Fenogliano” che mira alla realizzazione di un percorso digitale tale da permettere un nuovo modo di relazionarsi con le opere di Beppe Fenoglio. L’iniziativa rientra nel progetto Atlas Fenoglio. Un’identità letteraria per un nuovo secolo, realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori”. Nell’anno del Centenario, il Centro Studi si fa promotore di un progetto unico in Italia: realizzare e rendere fruibile un database completo della narrazione del territorio e dei percorsi letterari tracciati da Beppe Fenoglio. Inoltre sarà illustrata la ricerca sociale e culturale sulla figura di Beppe Fenoglio realizzata da un team di ricercatori del dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università degli Studi di Bergamo.
In questa prima fase è stata creata un’applicazione mobile, a breve disponibile per iOS e Android, all’interno della quale saranno disponibili diversi itinerari fenogliani che permetteranno di seguire, direttamente sui territori delle Langhe e dei suoi paesi, molti percorsi outdoor e guideranno il turista culturale, o il semplice appassionato, sulle tracce di Milton, Johnny, Placido e gli altri protagonisti raccontati dallo scrittore albese.
Toponimi, antroponimi, marchionimi, fatti storici, citazioni e approfondimenti saranno a disposizione dei turisti e degli appassionati fenogliani attraverso un’applicazione e numerosi contenuti multimediali che andranno ad arricchire le visite lungo i crinali delle Langhe. Inoltre, grazie alla collaborazione con l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, saranno messe a disposizione dei turisti le mappe dei percorsi fenogliani per ritrovare, ad Alba e nelle Langhe, i luoghi che sono stati fonte di ispirazioni dello scrittore per i suoi romanzi e i suoi racconti.
In occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba domenica 9 ottobre sarà l’occasione di associare l’eccezionalità del Tuber magnatum Pico alla letteratura grazie alla “cena insolita” dello chef Ugo Alciati per il centenario di Beppe Fenoglio. Il ritrovo è previsto alle 19,30 al Centro Studi Beppe Fenoglio per una speciale visita guidata dei luoghi letterari della città di Alba seguita dalla cena alle 20,30 in Sala Beppe Fenoglio.
Da sabato 15 ottobre invece, sarà aperta al pubblico presso la Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero di Alba “Canto le armi e l’uomo. 100 anni con Beppe Fenoglio” una mostra a cura di Luca Bufano, tra i principali studiosi dell’opera fenogliana.
Il percorso della mostra si articolerà attraverso tutti gli spazi espositivi della Fondazione Ferrero, suddiviso in sezioni tematiche, non tutte necessariamente collegate in senso cronologico (per quanto si rispetti sufficientemente anche questo svolgimento, per favorire il visitatore che a questo approccio sia più legato). In ognuna delle sezioni, il racconto è strutturato attraverso l’esposizione di documenti autografi (originali o in riproduzione), immagini fotografiche e audiovisive, opere d’arte e manifesti, materiali diversi (libri, cimeli, oggetti). La mostra ha perciò un carattere multimediale, offrendo la possibilità di avvicinare la figura e l’opera di Fenoglio a un pubblico il più possibile eterogeneo e stratificato, soddisfacendo sia il cultore e lo studioso, sia il lettore, sia il neofita. L’esposizione è aperta liberamente al pubblico dal 15 ottobre 2022 all’8 gennaio 2023. L’allestimento è a cura di Danilo Manassero.
Martedì 18 ottobre alle 21 al Teatro Sociale di Alba è la volta dello spettacolo teatrale “Un Giorno di Fuoco” con la regia di Gabriele Vacis ed interpretato da Beppe Rosso. Lo spettacolo è realizzato da AMA Factory/ ACTI – Teatri Indipendenti in coproduzione con Produzioni Fuorivia e con il sostegno e in collaborazione con il Centro Studi Beppe Fenoglio.
«Il primo settembre segna il giro di boa del nostro Centenario Fenogliano avviato lo scorso primo marzo», sottolinea Riccardo Corino, presidente del Centro Studi Beppe Fenoglio. «In questi sei mesi si sono intrecciati decine di eventi promossi dal Centro Studi, Associazioni culturali, scuole ed università. Il baricentro delle attività è rimasto ben saldo in Alba e nel territorio d’elezione dello scrittore, ma numerose sono le iniziative promosse sul territorio nazionale e all’estero per ricordare la figura e l’opera di Beppe Fenoglio. Con settembre prende avvio una nuova ricca stagione titolata “I ventitre giorni della città di Alba” con riferimento al libro d’esordio, uscito per l’Einaudi settant’anni fa».
«Abbiamo definito questo anno dedicato a Beppe Fenoglio una lunga corsa», afferma Bianca Roagna direttrice del Centro Studi Beppe Fenoglio , «dopo i primi sei mesi ci rendiamo conto che non stiamo correndo da soli: con noi ci sono tante associazioni, istituti scolastici di ogni ordine e grado, tantissime realtà culturali e sociali che vogliono omaggiare il nostro amato scrittore. Sono circa 100 gli appuntamenti su tutto il territorio nazionale a cui abbiamo partecipato attivamente, alcuni dei quali si articolavano in diverse occasioni d’incontro e che hanno generato nuove occasioni di racconto. Abbiamo davanti a noi altri sei mesi impegnativi fatti di collaborazioni importanti, ricchi di offerta culturale, di approfondimento e scoperta».
Margherita Fenoglio aggiunge: «Da sempre penso che mio padre sia un autore particolarmente amato, ma l’accoglienza che il pubblico mi ha riservato ad ogni evento cui ho potuto partecipare personalmente è stata così appassionata e calorosa da darmene la certezza; gli incontri si sono susseguiti in molte parti d’Italia, da Alba e dalle Langhe sino a Palermo, ed in ogni occasione ho potuto constatare che mio padre è uno scrittore che ha ancora molto da dire, soprattutto alle nuove generazioni. Quasi al termine della seconda stagione, desidero ringraziare di cuore il Centro Studi per il grande lavoro svolto ed i componenti del Comitato Promotore anche per la generosità dimostrata partecipando in veste di relatori a molti eventi in diverse parti d’Italia».