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Musica e parole per il benessere psichico e contro il disagio psicologico nelle giovani generazioni

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Parlare di salute mentale è im­portante, urgente e necessario. E le storie e le testimonianze di chi vive, o ha vissuto, situazioni di fragilità psicologica sono uno strumento quanto mai prezioso per avvicinare le consapevolezze di tutti verso quell’abisso che è la psiche umana. Perché se è vero che, a volte, comprendere è im­possibile, co­noscere è assolutamente necessario.
Elisa Schininà, a cui era stato diagnosticato un disturbo bipolare e della personalità all’età di 29 anni e che si è tolta la vita lo scorso agosto, ha avuto ben chia­ra questa missione: normalizzare la considerazione sociale verso le malattie mentali. E l’ha fatto con il mezzo più intimo e profondo che avesse a disposizione, la sua voce. Dalla sua esperienza di malattia, dal suo tormento interiore e dalla sua speranza è nato il libro “Noi, Voci Invisibili” (edito da Le Chateau Edizioni) che verrà presentato stasera, giovedì 15 settembre, alle 20,45, nel salone d’onore di Palazzo Taffini d’Acceglio, a Savigliano.
La serata è a cura dell’associazione “La Voce di Elisa Odv”, nata dall’incontro tra la storia di Elisa e il “Progetto Giovani”, programma di intervento precoce in età adolescenziale e giovane adulta del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Cn1. Il neonato sodalizio vuole radicare sul territorio la cultura del benessere psichico e la prevenzione del disagio psicologico nei giovani; il ricavato dalla vendita del libro verrà devoluto al finanziamento del progetto. A moderare l’incontro sarà Emanuela Pignata, psicoterapeuta dell’Asl Cn1 esperta in lutto traumatico, la quale dialogherà con Federica Bassi­gna­na, editor del libro, Antonia Bas­si­gnana, madre di Elisa e Mara Barcella, vicepresidente dell’organizzazione di volontariato e referente del “Progetto Giovani”.
Una serata tra musica e parole: giovani allievi di scuole di teatro e di musica accompagneranno l’incontro con brani musicali e con la lettura di passi del libro. «Concediamoci il tempo di una serata per avvicinarci a una vivace capacità narrativa che non conduce esclusivamente alla grande sofferenza. Sofferenza che l’autrice, chiaramente, non desiderava confinare in un’esperienza privata, consegnandoci ora uno spazio per pensare. Per ricordare a ciascuno di noi che la pensabilità, anche dell’impensabile, è prima di tutto un grande fattore protettivo», osserva Ema­nuela Pignata. L’evento è promosso con il patrocinio del Co­mune di Savigliano, di Banca Cas­sa di Risparmio di Savigliano, Asl Cn1 e Diapsi, con cui il sodalizio ha instaurato una stretta collaborazione. Ingresso libero; per altre informazioni scrivere a: info@lavocedielisa.org.