Home Attualità Donate nuove attrezzature all’Ospedale di Savigliano: “Torniamo ad essere attrattivi”

Donate nuove attrezzature all’Ospedale di Savigliano: “Torniamo ad essere attrattivi”

Gli ”Amici dell’Ospedale di Savigliano”, insieme ad altri sodalizi, consentono di acquisire innovazione tecnologica e servizi: da ultimo un ecografo al DEA, componenti per il laser ad olmio presso l’Urologia, la collaborazione al progetto di una foresteria

0
240

Recuperare medici per colmare le carenze, ridurre il costo dei gettonisti, nominare i Primari per acquisire complessivamente maggiore autorevolezza. Sono gli obiettivi della Direzione Generale dell’Asl CN1, ricordati giovedi 15 settembre nella sala Congressi dell’ospedale di Savigliano dal manager Giuseppe Guerra di fronte ad un parterre d’eccezione con i sindaci di Savigliano e Racconigi, il vice sindaco di Saluzzo, il presidente della Fondazione della Cassa di risparmio di Savigliano Sergio Soave presente con il consiglio di amministrazione al completo, il direttore sanitario di Presidio Giovanni Siciliano, il direttore del Dipartimento Chirurgico Toni Pazzaia e altri sanitari.

Protagonisti dell’incontro gli ”Amici” dell’ospedale e altre associazioni del territorio per fare il punto sullo stato dell’arte delle ultime donazioni e dei servizi che si stanno organizzando per la Sanità del territorio.

“Un anno fa mancavano 21 primari – ricorda Guerra – ora abbiamo nominato quello di Chirurgia Generale, di Radiologia oltre a direttori sostituti su Ginecologia e Dea. Inoltre il 29 settembre è in programma il concorso per il Primariato di Pediatria, il 30 di Medicina Legale, ad ottobre sarà la volta di Cardiologia e Oncologia”. Inoltre sono stati espletati i concorsi per la ricerca di medici ginecologi (erano 22 le domande), e otorinolaringoiatri (60 domande). “Il nostro ospedale è attrattivo – continua il direttore generale dell’Asl -, ho avuto contatti con alcuni cattedratici dell’Università di Torino perché dobbiamo portare giovani medici nei nostri ospedali”.

Poi ci sono gli investimenti del Piano Arcuri, a Mondovì, Savigliano e Saluzzo. A Savigliano sono già stati spostati al primo piano i letti di OBI e tra un mese inizieranno i lavori nel Pronto Soccorso. Lo sdoppiamento dell’attività su due spazi diversi ha richiesto l’acquisizione di un nuovo ecografo del valore di 17 mila euro, acquistato con il contributo di una donazione dagli Amici e messo a disposizione del Dea oggi diretto da Sonia Zoanetti.

Presto sarà operativa una convenzione con la Casa di riposo di Savigliano che metterà a disposizione una parte del sesto piano, completamente ristrutturata, per ospitare giovani specializzandi: un’operazione utile e interessante che coinvolge anche gli Amici, il Mutuo Soccorso, l’associazione Chianoc, uniti per raggiungere l’obiettivo.

“Per questa ragione – ricorda nel suo intervento il presidente dell’associazione Amici dell’ospedale di Savigliano Francesco Villois – anche con altri sodalizi come Cuore in Mente, l’Officina delle Idee di Saluzzo e gli Amici del Cuore di Fossano, aumentiamo il nostro peso specifico e portiamo a casa i risultati. La nostra associazione, in dieci anni ha raccolto oltre 2,5 milioni di euro – attraverso il 5 per mille, contributi di privati e imprese, Fondazioni di origine bancaria – che sono stati investiti in apparecchiature d’avanguardia e servizi utili all’utenza”.

Un ultimo grosso sforzo, è stato recentemente compiuto per l’acquisizione di un importante componente del laser dell’Urologia: una spesa di 170 mila euro a carico dell’Asl per il laser a olmio e 100 mila investiti dagli Amici per il morcellatore e altre componenti.
Ne ha spiegato le caratteristiche l’urologo Paolo Mondino, presente con i colleghi e i tecnici dell’équipe diretta da Pietro Coppola. Questo tipo di laser offre performance elevate a fronte di minori problemi legati a possibili emorragie intraoperatorie e ridotti tempi di degenza e cateterizzazione dei pazienti, rendendo gli interventi endoscopici più sicuri e meno invasivi rispetto alle tradizionali tecniche chirurgiche e agli interventi a cielo aperto.

I vantaggi sono duplici. Per il chirurgo, che dispone di un’apparecchiatura specifica per la frammentazione dei calcoli uretrali e renali, efficace su tutti i tipi di calcoli, con alte percentuali di successo, basse percentuali di complicanze. Anche il paziente ha indubbi benefici: con una chirurgia mininvasiva ottiene sollievo immediato dai sintomi e tempi brevi di recupero e minimi effetti collaterali. Gli “Amici” hanno acquisito un componente, detto morcellatore, che sminuzza e aspira l’intero adenoma.

c.s.