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Dagli Stati Uniti al Metaverso: la fiera sorprende

La presidente Liliana Allena ha annunciato le iniziative legate alla 92esima edizione: «La sfida è essere contemporanei, stimolando una svolta culturale che coinvolga sempre più le nuove generazioni»

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Una fiera che arriva a celebrare la sua novantaduesima edizione non può che essere un evento speciale, capace di andare oltre il suo focus specifico. E questo è il caso della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba che, dall’alto della sua ormai radicata popolarità, si fa giustamente carico di un messaggio trasversale, ma lanciato dalle nuove generazioni: “Time is up”, il tempo è scaduto. Il motivo lo ha spiegato bene Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera: «La sfida è quella di essere sempre contemporanei: ci rendiamo conto che per l’urgenza delle tematiche del cambiamento climatico abbiamo la necessità di affrontare e stimolare una svolta culturale che necessariamente deve coinvolgere sempre di più le nuove generazioni. Perché i giovani sono il futuro, ma anche il presente».

Da qui parte una serie di considerazioni che sono alla base delle iniziative annunciate per questa edizione della Fiera: «Vorremmo intercettare i turisti di domani, che oggi magari non viaggiano ancora e vivono immersi nel mondo digitale, dei social e del gaming – ha spiegato ancora Allena dal palco della Sala Storica del Teatro Sociale ad Alba – ma che presto saranno protagonisti dei flussi turistici, e lo faranno cercando sempre più esperienze “phigital” a cavallo tra il reale e il virtuale».

Nove settimane, da sabato 8 ottobre a domenica 4 dicembre. Nove settimane piene di eventi e sorprese, a margine (oppure al cuore) dell’evento che ruota attorno al tartufo nel segno della sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) così come un anno fa quando il concetto era stato riassunto nel motto “Connessi con la Natura”. Ecco perché, ad esempio, ora si punta sul ciclo di incontri riassunti nel titolo “Soste­nibilità incrociate” (il 29 e 30 ottobre), che vedranno dialogare tra loro personaggi dell’alta finanza, dell’innovazione digitale e dell’artigianato d’eccellenza, ma anche da moda, arte, musica, design, cultura e inevitabilmente cucina d’autore, con il coordinamento del deejay mediatico Alessandro Catte­lan e di altri personaggi d’eccezione. L’altra iniziativa speciale nasce dalla collaborazione con Microsoft Italia e porta all’ingresso nel Me­taverso, proprio nella prospettiva della Ge­nerazione Z, quindi dei turisti di domani, che magari intanto possono essere raggiunti sul versante virtuale. Il Mercato Mondiale del Tartufo resta ovviamente al centro di tutto, così come l’Asta del tartufo al Castello di Grinzane. Ma i confini della Fiera si allargano: l’evento correrà anche su nuove direttrici che passeranno da Cuneo a Milano, da Montecarlo fino a Miami.

La serata di presentazione, condotta da Rossana Santolin (curatrice di speciali enogastronomici per Repubblica), davanti a una platea di ospiti illustri, ha coinvolto – dopo l’introduzione puntuale del direttore generale Stefano Mosca – anche il sindaco di Alba, Carlo Bo, che ha ricordato la scelta coraggiosa del 2020 quando in piena pandemia fu comunque organizzata la fiera su tre settimane: «Fu un segnale di ottimismo, quindi un segnale di albesità molto importante». Puntuali poi, i riferimenti a due personaggi storici e rappresentativi di Alba, come Michele Ferrero e Giacomo Morra. Il vicepresidente della Regione (con delega al tartufo), Fabio Carosso, ha sottolineato l’importanza strategica di questo evento-vetrina, an­nun­ciando un’attenzione sempre maggiore da parte delle istituzioni per una difesa del prodotto tartufo dalla concorrenza sleale. Luca Sensibile, in rappresentanza della Giostra delle Cento Torri, ha illustrato il calendario delle iniziative di folclore, tra cui spicca il ritorno del Baccanale dei Borghi, pri­ma di quello della Musica. E ci ha pensato l’assessore al Turismo, Emanuele Bolla, a dare ulteriore risalto alla Fiera e a tutto il grande lavoro di preparazione che viene svolto da un anno all’altro.