Home Articoli Rivista Idea «L’obiettivo? prendersi cura delle altre persone»

«L’obiettivo? prendersi cura delle altre persone»

Anselmo Arlandini, nuovo governatore del Distretto Rotary 2032, è stato ospite del club Canale Roero

0
1

È entrata nel vivo l’attività del nuovo governatore del Di­stretto Rotary 2032, quello cioè che riunisce i 42 club e i loro oltre 2.400 soci di Piemonte Sud e Liguria. Di origini genovesi, Anselmo Arlandini nei giorni scorsi ha incontrato il club Canale Roero del presidente Sergio Sordo. Eravamo presenti anche noi di IDEA e lo abbiamo intervistato.

Governatore Arlandini, cosa si­gnifica essere rotariani al gior­no d’oggi?

«Alla luce degli effetti della pandemia e del contesto socio-economico piuttosto complesso, ciascun Rotary Club è chiamato ad adeguarsi. Ma, al di là di questo, nulla è cambiato rispetto a cinquant’anni fa. I nostri concetti fondanti, che sono l’amicizia e la leadership, continuano a guidarci. Tutti i rotariani hanno in animo una grande capacità di servire, il che non significa fare azioni di mero volontariato, bensì mettere la propria professionalità al servizio del territorio e dei progetti Rotary».

Gli obiettivi del suo mandato?
«Essendo le nostre cariche di durata annuale, l’obiettivo principale sarà operare in continuità rispetto a quanto fatto dai miei predecessori. In particolare, vorrei puntare sul concetto di leadership, una caratteristica che molti rotariani hanno ma che probabilmente può emergere ulteriormente nell’ambito della realizzazione dei nostri progetti. Porterò poi avanti il concetto di amicizia, unitamente a quelli di etica e di legalità, valori distintivi dei Rotary ma che forse, in generale, sono oggi un po’ meno sentiti. Tutto questo partendo dalla convinzione che l’essenza rotariana vada espressa non solo nel contesto dei club ma anche nella quotidianità di ciascun associato».

Qual è il ruolo rivestito dai club territoriali?

«Sono il cuore della nostra associazione. Anche perché – da statuto – sono loro i veri soci e non le singole persone. Nel mondo ce ne sono 36mila, il nostro Distretto ne conta 42: una presenza tanto importante quanto capillare. Il Rotary International, attraverso la sua Fondazione, supporta i loro progetti economicamente. Nello specifico, vie­ne messa a disposizione di ciascuno dei 570 Distretti una somma che è poi ripartita dai Distretti stessi sulla base delle caratteristiche dei progetti presentati dai club e dal grado di coinvolgimento dei rispettivi soci. Que­sto perché, non dobbiamo mai dimenticarlo, la priorità è mettere a disposizione degli altri la nostra professionalità e le nostre tante competenze».

Il ruolo dei giovani?
«Nel corso del mio mandato, alla luce di una modifica introdotta a livello internazionale, i Rotaract saranno considerati soci del Rotary a tutti gli effetti, potendo di conseguenza afferire a risorse e partecipare attivamente ai vari programmi. Si tratta di una novità significativa: i giovani potranno comprendere ancora più a fondo e fin da subito l’importanza dell’etica, della conoscenza, della formazione, dell’amicizia, del rispetto e dell’inclusione. È fondamentale che le nuove generazioni, oltre a sviluppare la propria leadership, capiscano quanto sia necessario prendersi cura degli altri. Noi adulti, dal canto nostro, li supporteremo con la massima attenzione e professionalità: sembra banale dirlo, ma loro sono il nostro domani».

Lei, da chirurgo, ne sa qualcosa del benessere altrui…
«Il concetto di disponibilità verso gli altri è un qualcosa che fa parte di me da sempre. Ma, attenzione: questa sensibilità è presente in ciascuno di noi. Bisogna solo fermarsi a riflettere e comprendere che non ci si può limitare a guardare al proprio orticello, per di più con le tecnologie odierne che ci consentono di essere collegati con tutto il mondo».

Il messaggio per chi ha intenzione di diventare rotariano?
«Consiglio prima di tutto pa­zienza. Occorre infatti un po’ di tempo per conoscere a fon­do l’associazione e comprendere che i nostri momenti conviviali non sono fini a sé stessi, ma sono strumenti che consentono di sviluppare nuo­­ve idee e nuovi progetti. In generale, il faro che deve gui­dare ciascun nuovo socio – ma anche quelli già iscritti – è la volontà di mettere al centro l’amicizia e la forza del gruppo in modo da poter offrire al territorio l’aiuto di cui ha bisogno. Essere rotariani è un qualcosa di straordinario. Non mi stancherò mai di dirlo perché lo provo ogni giorno in prima persona».