Recuperare medici per colmare le carenze, ridurre il costo dei gettonisti, nominare i primari per acquisire complessivamente maggiore autorevolezza. Sono gli obiettivi della Direzione Generale dell’Asl Cn1, ricordati nei giorni scorsi nella sala congressi dell’ospedale di Savigliano dal manager Giuseppe Guerra di fronte a un parterre d’eccezione con i sindaci di Savigliano e Racconigi, Antonello Portera e Valerio Oderda e il vicesindaco di Saluzzo, Franco Demaria, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Savigliano Sergio Soave, presente con il consiglio di amministrazione al completo, il direttore sanitario di Presidio Giovanni Siciliano, il direttore del Dipartimento Chirurgico Toni Pazzaia e altri sanitari.
Protagonisti dell’incontro gli “Amici dell’Ospedale” e altre associazioni del territorio per fare il punto sullo stato dell’arte delle ultime donazioni e dei servizi che si stanno organizzando per la sanità del territorio. «Un anno fa mancavano 21 primari – ha ricordato Guerra -, ora abbiamo nominato quello di Chirurgia Generale, di Radiologia, oltre a direttori sostituti su Ginecologia e Dea. Inoltre il 29 settembre è in programma il concorso per il Primariato di Pediatria, il 30 di Medicina Legale, ad ottobre sarà la volta di Cardiologia e Oncologia”. Inoltre sono stati espletati i concorsi per la ricerca di medici ginecologi (erano 22 le domande) e otorinolaringoiatri (60 domande). «Il nostro ospedale è attrattivo – continua il Direttore Generale dell’Asl -, ho avuto contatti con alcuni cattedratici dell’Università di Torino perché dobbiamo portare giovani medici nei nostri nosocomi».
Poi ci sono gli investimenti del Piano Arcuri, a Mondovì, Savigliano e Saluzzo. A Savigliano sono già stati spostati al primo piano i letti di Obi e tra un mese inizieranno i lavori nel pronto soccorso. Lo sdoppiamento dell’attività su due spazi diversi ha richiesto l’acquisizione di un nuovo ecografo del valore di 17mila euro, acquistato con il contributo di una donazione dagli “Amici” e messo a disposizione del Dea diretto da Sonia Zoanetti. Presto sarà operativa una convenzione con la Casa di Riposo di Savigliano che metterà a disposizione una parte del sesto piano, completamente ristrutturata, per ospitare giovani specializzandi: un’operazione utile e interessante che coinvolge anche gli “Amici”, il Mutuo Soccorso, l’associazione Chianoc, uniti per raggiungere l’obiettivo. «Per questa ragione – ha detto il presidente dell’associazione “Amici dell’Ospedale di Savigliano” Francesco Villois -, anche con altri sodalizi come “Cuore in Mente”, l’“Officina delle Idee” di Saluzzo e gli “Amici del Cuore” di Fossano, aumentiamo il nostro peso specifico e portiamo a casa i risultati. La nostra associazione, in dieci anni, ha raccolto oltre 2,5 milioni di euro – attraverso il 5 per mille, contributi di privati e imprese, fondazioni di origine bancaria – che sono stati investiti in apparecchiature d’avanguardia e servizi».
Un ultimo grosso sforzo è stato compiuto per l’acquisizione di un importante componente del laser dell’Urologia: una spesa di 170mila euro a carico dell’Asl per il laser Tullio e 100mila investiti dagli “Amici” per il morcellatore e altre componenti.
Ne ha spiegato le caratteristiche l’urologo Paolo Mondino, presente con i colleghi e i tecnici dell’équipe diretta da Pietro Coppola. Questo tipo di laser offre performance elevate a fronte di minori problemi legati a possibili emorragie intraoperatorie e ridotti tempi di degenza e cateterizzazione dei pazienti, rendendo gli interventi endoscopici più sicuri e meno invasivi. I vantaggi sono duplici. Per il chirurgo, che dispone di un’apparecchiatura specifica per la frammentazione dei calcoli uretrali e renali, efficace su tutti i tipi di calcoli, con alte percentuali di successo, basse percentuali di complicanze. Il paziente, con una chirurgia mininvasiva, ottiene sollievo immediato dai sintomi, tempi brevi di recupero e minimi effetti collaterali.
Per l’Asl Cn1 nuovi medici e macchinari top
In arrivo professionisti di primissimo piano. A Savigliano strumenti evoluti grazie agli “Amici”