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«Tifiamo insieme! È un gruppo unico»

Mauro Bernardiracconta l’emozione di guidare l’ac cuneo 1905 olmo

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Prima a punteggio pieno, dopo due giornate, in Eccellenza, centro spor­­­t­ivo nuovo di zecca (e pronto all’inaugurazione), record di iscritti al settore giovanile. Non poteva esserci inizio di stagione migliore per l’Ac Cuneo 1905 Olmo. Ne abbiamo parlato con il presidente, Mauro Bernardi.

Cosa si prova a essere presidente di questa realtà?
«Provo tanta emozione. Un’emo­zione positiva, che cresce giorno dopo giorno. Tra le tante esperienze che ho avuto la fortuna di vivere in ambito pubblico, questa è certamente una delle più belle».

Si è dato una spiegazione?
«Il fatto di poter stare a stretto contatto con tanti giovani, vederli crescere e appassionarsi è un qualcosa di assolutamente gratificante. In generale, l’aspetto che mi rende più felice e orgoglioso è la filosofia di fondo che sta alla base del progetto; una filosofia in cui i protagonisti sono i valori, quelli dello sport sano e inclusivo, e lo spirito di squadra. Siamo davvero un bel gruppo che vuole crescere sempre di più assieme ai suoi giovani, a tutte le sue squadre e ai suoi sostenitori».

E il risultato? Non mi dica che non conta.
«Conta, certamente. Mentirei se dicessi il contrario. La vittoria piace a tutti e piace anche a noi. Anche perché se la prima squadra vince, tutto l’ambiente è galvanizzato. Ma per fortuna, in società, le energie positive, il dina­mismo e l’entusiasmo ci so­no a prescindere da ciò che accade in partita».

I punti di forza del progetto?

«Aver creato una realtà che non pensa a vincere a ogni costo, ma che vuole costruire un club coeso e positivo, che sappia ottenere buoni risultati sportivi e, al contempo, fare crescere e far stare bene le persone, a partire dai più giovani, che sono i veri protagonisti. Si spiegano così gli investimenti che abbiamo effettuato per rinnovare il centro sportivo, ora un autentico fiore all’occhiello, e per potenziare il settore giovanile. Siamo particolarmente orgogliosi di tutto ciò anche perché quello che abbiamo costruito è esclusivamente il frutto dei nostri sforzi e di quelli dei tanti sponsor che hanno deciso di sostenerci».

Si aspettava una risposta del genere dalle aziende del territorio?
«Spesso si sente dire che a Cu­neo non ci sono aziende disposte a investire nel mondo dello sport. Noi abbiamo dimostrato che è vero l’esatto contrario. A due anni di distanza dalla partenza del nostro progetto, sono 55 le realtà imprenditoriali che ci sostengono e investono nella nostra realtà: davvero tante».

Qual è il ritorno per loro?
«Parliamoci chiaro: il ritorno che può garantire una squadra amatoriale è relativo. Chi ci supporta lo fa perché condivide progetto e valori, apprezza lo sforzo che sta sostenendo la società, desidera vedere crescere i giovani del posto e il territorio».

Come procedere ora?

«Come dicevo, le tante collaborazioni avviate hanno messo ulteriormente in evidenza come la nostra città e l’area circostante abbiano un settore imprenditoriale di primissimo livello. Settore imprenditoriale che, di fronte a certi progetti, concreti, seri e positivi, è anche disposto a investire. Insomma, continuare così è possibile. L’importante è non fare il passo più lungo della gamba».

L’altro fiore all’occhiello, as­sieme a centro sportivo e sponsor, è sicuramente il settore giovanile. Ce ne parli.

«È un settore giovanile splendido, in crescita costante. A oggi sono quasi 500 i ragazzi che aderiscono. Con loro partecipiamo a praticamente tutti i campionati giovanili previsti dalle singole categorie. Provando a tirare le somme, si può affermare che su questo fronte abbiamo già raggiunto risultati importantissimi. Detto ciò, credo che ci siano comunque margini per crescere ancora. Del resto, l’Olmo ha sempre avuto come obiettivo primario quello di alimentare il settore giovanile e pure il Cuneo, per un lungo periodo, ha puntato sui ragazzi. Ci crediamo davvero molto, come di­mostrano gli investimenti fatti, a cui facevo riferimento prima, relativi alle strutture sportive».

Per quanto riguarda i risultati “sul campo”, dove può arrivare la prima squadra?

«Molto lontano. Chiaramente di­penderà dai giocatori, ma le premesse per fare bene ci sono davvero tutte, a partire da un collettivo estremamente unito. Si tratta di una squadra composta da ottimi atleti e guidata da un grande condottiero, ovvero mister Miche­le Magliano. Ottimi atleti che, tra l’altro, sono anche amici fuori dal campo. È la cosa che mi ha stupito di più. Un aspetto più unico che raro nel calcio attuale».

Dunque, è fiducioso.
«La forza che ha questo gruppo è notevole. E lo ha già dimostrato lo scorso anno, riuscendo a figurare decisamente bene nonostante partisse senza i favori del pronostico e nonostante gli infortuni patiti nel corso della stagione. Pur­troppo abbiamo dovuto salutare Emiliano Campana, autentica colonna della squadra, che ha deciso di lasciare il calcio giocato: al contempo, siamo comunque orgogliosi perché è entrato a fare parte del mondo Juve, a conferma del fatto che oltre a essere un ottimo atleta è pure una grande persona. Abbiamo comunque rinforzato la squadra, puntando pe­raltro su alcuni giovani promettenti e promuovendo alcuni ra­gazzi del vivaio. L’obiettivo è quindi vincere, ma lasciamo che la squadra giochi con serenità. Poi vedremo dove saremo riusciti ad arrivare. E se saremo riusciti ad arrivare lontanissimo, capiremo come poter procedere il prossimo anno».

Ora non resta che tifarvi dalle gradinate.
«Le partite delle nostre squadre sono sicuramente un momento di aggregazione e intrattenimento. Lo scorso anno, la media di spettatori per le gare casalinghe della prima squadra è stata di 400 persone: niente male. In ogni caso, anche su questo fronte, ci impegniamo per fare sempre meglio. Colgo l’occasione per invitare tutti a provare almeno una volta quest’esperienza. Tifando per l’Ac Cuneo 1905 Olmo sosterrete la vostra città, i vostri giovani e darete ulteriore entusiasmo a un ambiente già molto positivo. Quin­di, venite a sognare con noi!».