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Donna violentata al Parco Fluviale, interrogato il presunto responsabile: “Indagini ad ottimo punto, lanciamo un messaggio di sicurezza” (VIDEO)

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Un messaggio di sicurezza alla cittadinanza. Con queste premesse, presso il Tribunale di Cuneo, il Procuratore Capo Onelio Dodero ed il Questore di Cuneo Nicola Parisi, hanno questa mattina fatto il punto delle indagini sul grave episodio di violenza subito da una donna, anziana, al Parco Fluviale di Cuneo lo scorso 11 settembre.

“Il fatto ha avuto indubbiamente una grandissima eco nella comunità, diffondendosi in modo palpabile un senso di insicurezza nella cittadinanza stessa, a fronte di un fatto accaduto in un luogo pubblico, aperto al pubblico e con una confluenza di pubblico. – ha spiegato Dodero – Questo incontro ha l’intento di dare conto delle indagini in corso, ma soprattutto teniamo a dare un messaggio di sicurezza alla cittadinanza: il fatto è oggettivamente grave ma assolutamente episodico. Le forze dell’ordine di questo territorio hanno sempre alta la guardia per la sicurezza pubblica e questo episodio non deve incrinare la fiducia che la popolazione ha nelle istituzioni”.

LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI e LO STATO DELLE INDAGINI – Appena avvenuto l’episodio, alle 18 di domenica 11 settembre, le forze dell’ordine si sono attivate, riuscendo a convergere i sospetti su una persona in meno di 24 ore. Il soggetto non è mai stato perso di vista, venendo controllato e seguito h24. Nel frattempo, grazie all’ausilio delle telecamere di videosorveglianza nella zona circostante (è stato riconosciuto dagli indumenti che indossava e dalla tipologia di bicicletta con cui si è allontanato), sono stati acquisiti ulteriori gravi indizi a carico che hanno permesso di richiedere la misura cautelare, vagliata e concessa dal GIP. L’uomo, di nazionalità straniera ma regolarmente sul territorio nazionale ed inserito lavorativamente sul territorio, è stato interrogato: non è emersa nelle sue parole una smentita dei fatti acclarati, acquisiti e inseriti nel fascicolo d’indagine, al momento ancora in fase preliminare e suscettibile di cambiamenti. Per quanto riguarda la vittima, secondo quanto riferito dall’Ispettore Mariella Faraco, Responsabile Reati Minori che per prima ha avuto modo di raggiungerla dopo il ricovero in ospedale, ha reagito con grande forza alla traumatica esperienza.

“Un’indagine che ritengo perfetta nel suo svolgimento e che sottolinea come il livello di sicurezza sia garantito in modo alto in questo territorio, nonostante l’episodio efferato ed episodico, non prevenibile, per i quali ci si è dati da fare per reprimerlo” aggiunge Dodero.

Così il Questore Nicola Parisi: “Ringrazio le Volanti e la Squadra Mobile per l’attività fondamentale ed immediata svolta dopo l’accaduto, sterilizzando la zona cercando di evitare che la stessa fosse inquinata e per aver identificato in circa 20 ore, con un’incessante attività investigativa, l’autore del reato. E’ difficile intervenire sul senso di insicurezza percepita, le cui cause sono molte. Voglio perciò rassicurare la cittadinanza che su Polizia di Stato e forze dell’ordine può fare sicuro affidamento”.

Presente alla conferenza stampa, tenutasi presso gli uffici del Tribunale di Cuneo, anche Commissario Giancarlo Floris, Dirigente Squadra Mobile della Questura di Cuneo che ha ricostruito nei dettagli la vicenda.