È notizia recente il rafforzamento del rapporto tra “L’Alba Volley” ed EGEA che ha portato l’Azienda “multiservizi dei territori” ad essere main-sponsor della Società sportiva albese e dell’ambizioso progetto sportivo e “di Comunità” di cui è anima. Si tratta di una scelta che rafforza l’“asse territoriale” di EGEA e la volontà di valorizzare la Comunità che l’ha vista nascere e crescere, a maggior ragione oggi, quando l’Azienda è protagonista di una costante espansione sul Territorio nazionale dove è riconosciuta per il suo approccio “glocal”. Di questo e del progetto di sviluppo della multiservizi albese abbiamo parlato con Giuseppe Rossetto, Presidente del Consiglio di Indirizzo e Sorveglianza di EGEA, anche alla luce della chiusura del primo semestre 2022.
Rossetto, quali sono i principali risultati che emergono dalla Semestrale?
«I dati che emergono sono positivamente in linea con le previsioni del Piano Industriale, peraltro redatto prima del febbraio 2022 (inizio del conflitto russo-ucraino) e raccontano dell’ottima conferma di EGEA quale realtà di traino del Territorio, pure a livello nazionale. La situazione attuale ci ha anche portato ad alcune modifiche di pianificazione: a differenza di altri operatori, la nostra azienda non ha ereditato grandi impianti di produzione di energia, né oggi può beneficiare di rilevanti produzioni energetiche da immettere sul mercato. Con queste premesse, i risultati raggiunti consentono di guardare con ottimismo al futuro, soprattutto di farlo nei termini di quella progettualità “a misura” dei Territori che promuove la Svolta Sostenibile attraverso azioni concrete: gli oltre 30 impianti a energia rinnovabile che abbiamo già all’attivo dimostrano che questo approccio ci contraddistingue appartenendo alla nostra storia, al nostro modo di essere, alla nostra natura mista pubblico-privata. Anche se può sembrare eccessivo, ma assicuro che non lo è, perché, come Presidente del Consiglio di Indirizzo e Sorveglianza lo vedo e lo vivo quotidianamente, EGEA è protagonista a livello nazionale nella realizzazione di impianti a biometano, come quelli di Villafalletto e Vottignasco ma anche, oggi, di Cella Dati, negli impianti idroelettrici a semplice affluente, come quello sul Tanaro, di Santa Vittoria d’Alba, e nei sistemi di teleriscaldamento di piccola e media taglia come quelli di Alba, ma anche di Alessandria, Bra, Fossano, Acqui Terme, Canale, Cairo Montenotte e Nizza Monferrato. Si tratta di iniziative nate e progettate qui ad Alba e sviluppate nell’Italia di “Provincia”. Portiamo quindi con competenza e serenità il messaggio sostenibile della migliore “Provincia” italiana».
Quali dati evidenziano meglio il “livello di salute” di EGEA?
«Il valore della produzione cresce rispetto al 1° semestre del 2021 e tocca quota 1 miliardo e 168 milioni di euro, ma questo è perlopiù l’effetto del forte incremento dei prezzi di luce e gas che, va ribadito, noi stessi acquistiamo a costi ben più elevati rispetto ai mesi scorsi e paghiamo con forte anticipo rispetto agli effettivi termini di incasso: questo impone una costante attenzione alle esigenze di pianificazione finanziaria. In realtà, anche se solo in parte, l’incremento del fatturato è legato al consolidamento nel Gruppo di alcune società operative nei settori ambientali e dei lavori edili. Hanno un più consistente rilievo le analisi sui valori di Ebitda e Utile Netto. L’Ebitda semestrale si attesta sui 34 milioni di euro: è in crescita rispetto al primo semestre 2021 (+ 10 milioni di euro) ed è più basso rispetto alle previsioni del Piano Industriale “solo” di 1,2 milioni di euro. Ciò accade grazie, soprattutto, agli investimenti effettuati negli anni scorsi in energie rinnovabili ed efficientamento energetico, settore quest’ultimo in cui siamo riconosciuti a livello nazionale potendo garantire l’incremento di due classi energetiche sugli edifici e avendo già all’attivo più di 400 condomini efficientati. L’Utile Netto si attesta sugli 8 milioni di euro, in lieve incremento rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Questi dati sottolineano il valore e l’importanza degli investimenti in impianti e servizi orientati alla transizione energetica e all’economia circolare, alla sostenibilità insomma».
In concreto qual è il vostro impegno a favore della sostenibilità?
«Ad oggi, tra Biometano, Biogas, Centrali Idroelettriche e Fotovoltaico, gestiamo già oltre 30 impianti e altri 15 sono in avanzata fase di autorizzazione: ciò è in linea con il nostro Piano Industriale che testimonia una scelta precisa nella direzione indicata dal PNRR. Nell’ultimo biennio abbiamo investito oltre 15 milioni di euro in energie rinnovabili avviando impianti a biometano come quelli di Cella Dati (provincia di Cremona) e Mirandola (Modena) e idroelettrici come quello di Alpignano (Torino). Per il biennio 2022-2024 si prevedono investimenti, sui soli progetti già autorizzati, per oltre 40 milioni di euro per impianti a biometano nel Mantovano e nel Cremonese e per impianti idroelettrici in Piemonte. Numerose altre iniziative di questo genere sono in fase di progettazione e autorizzazione. Ampliando la prospettiva al 2030 l’obiettivo è di passare dagli attuali 4 milioni di metri cubi di biometano prodotti a 25 e dagli attuali 26 GWh di energia prodotti con idroelettrico e fotovoltaico a 707 GWh».
Il vostro Piano Industriale subirà variazioni alla luce delle difficoltà del contesto generale?
«Non cambiamo strada, anzi il momento ci incoraggia e spinge a percorrere il cammino tracciato dal nostro Piano Industriale dando ancora più enfasi al nostro approccio basato sul dialogo e sulla sostenibilità. Il periodo storico che stiamo vivendo conferma che la nostra scelta orientata al potenziamento delle energie rinnovabili ha e avrà sempre più una ragion d’essere per valorizzare i nostri Territori; tanto più in un contesto di crisi generalizzata dei mercati energetici tradizionali, che impone di lavorare per l’autosufficienza energetica (come testimonia anche il progetto avviato dal Comune di Monticello d’Alba per costituire una Comunità Energetica), intendiamo moltiplicare i nostri sforzi a favore della sostenibilità e tanti ci chiedono di salire a bordo di questo progetto. Proprio per favorire questo percorso abbiamo recentemente aperto un bond di piccolo taglio per dare a tutti coloro che sono interessati la possibilità di partecipare al nostro percorso investendo sulla sostenibilità e sul benessere dei nostri Territori e delle future generazioni».
Ci parli della scelta di rafforzare il rapporto con “L’Alba Volley”.
«È una scelta che rafforza l’“asse territoriale” di EGEA e la volontà di valorizzare la Comunità che l’ha vista nascere e crescere, a maggior ragione oggi, quando l’Azienda è protagonista di una costante espansione sul Territorio nazionale dove è riconosciuta per il suo approccio “glocal”, che sintetizza competenze globali e agire locale in chiave di sostenibilità. Ed è proprio la diffusione in tutta Italia che permette ad EGEA di legarsi ancor di più alle proprie radici, investire e portare valore aggiunto al Territorio di Langhe, Roero e Monferrato».
Cosa c’è alla base?
«È una scelta di condivisione degli obiettivi e dei valori de “L’Alba Volley”, ma soprattutto, per noi, è una scelta che va letta nei termini di restituzione al Territorio e di condivisione dei risultati che il nostro percorso imprenditoriale sta conseguendo. È un modo per mettere a fattor comune quanto abbiamo ottenuto e stiamo ottenendo con i nostri oltre mille dipendenti, per la gran parte provenienti da questo Territorio, con i nostri tanti fornitori, anch’essi molto radicati nel Cuneese, e più in generale con la Comunità che ci ha visto nascere e crescere».