In questi giorni il Tribunale di Cuneo ha condannato un giovane residente, con precedenti, a Peveragno ad un anno e due mesi per Resistenza a un pubblico ufficiale. Una sentenza che fa seguito agli avvenimenti di fine maggio quando un 25ene del paese, in stato di alterazione, aveva dapprima rischiato di essere investito da delle auto e poi aveva aggredito gli agenti della Polizia locale delle Alpi del mare ed i carabinieri intervenuti per cercare di ricondurlo alla ragione.
Il tutto inizia con una segnalazione in cui si comunica che un giovane barcolla pericolosamente tra la piazza antistante il municipio e le strade circostanti. Vista la situazione l’agente della polizia locale di stanza a Peveragno si reca sul posto ma ben presto si rende conto che la persona è in stato di alterazione e che comincia a mettere in atto comportamenti minacciosi e violenti. Chiama così in suo aiuto la pattuglia della Polizia locale di stanza a Boves che interviene prontamente e cerca anch’essa di ricondurre alla ragione il soggetto ma lo stesso prosegue nella sua violenta escalation ed addirittura aggredisce gli agenti.
Vista la situazione gli agenti della Polizia locale chiedono anche il supporto dei carabinieri ma nemmeno con l’arrivo dei militari il ragazzo sembra rientrare in sé ad anzi aggredisce anche loro costringendo di fatto gli agenti dapprima ad arrestarlo e poi a farlo sedare dal personale sanitario giunto sul posto. Chiusa l’azione operativa Carabinieri e Polizia locale hanno poi provveduto a formalizzare l’arresto ed a trasmettere alla Procura le notizie relative ai fatti che come dicevamo più in alto hanno poi portato alla condanna del giovane.
“Voglio fare i complimenti ai miei agenti – commenta Cesare Cavallo, Comandante della Polizia locale delle Alpi del mare – per aver saputo gestire una situazione non facile e per non aver avuto remore a mettere a rischio anche la propria incolumità pur di mantenere l’ordine pubblico. Ci tengo poi a ringraziare i carabinieri per l’aiuto che ci hanno fornito e per averci permesso di espletare gli atti giuridici necessari presso la loro struttura di Peveragno”.
c.s.