Sabato 1 e domenica 2 ottobre, Caorle ha ospitato il Campionato Italiano Cadetti di atletica. La rassegna tricolore under 16, che coinvolge i ragazzi nati nel 2007 e 2008, suscita da sempre grande curiosità per ammirare i talenti emergenti del movimento.
Dalla trasferta in terra veneta la rappresentativa regionale del Piemonte torna con il sorriso grazie al quinto posto della classifica a squadra dietro alle superpotenze Lombardia, prima con 598 punti, lazio (561) e Veneto (551).
Quest’anno la squadra si presentava con un buon livello medio complessivo e alcune eccellenze che hanno prodotto infatti cinque medaglie, di cui tre d’oro, oltre a numerosi piazzamenti in finale. I risultati pertanto, non hanno deluso quanto preventivato alla vigilia, nonostante qualche fisiologica controprestazione. Da segnalare il secondo posto del Piemonte nella classifica di specialità “marcia e mezzofondo”.
A tenere alto l’onore dell’Atletica Mondovì – Acqua S. Bernardo, ci hanno pensato Federico Palladino e Matteo Scarrone nelle gare del salto in lungo e del giavellotto, con Andrea Pace anche lui convocato in veste di tecnico.
Il primo a scendere in pista è stato il doglianese Federico Palladino, multiplista/saltatore/lanciatore che, in questa stagione aveva già raccolto varie medaglie ai campionati regionali, meritandosi la prestigiosa convocazione. Per Federico si segnala l’11° posto con di 5,83 mt, misura ottenuto al secondo tentativo, che conferma, nella gara più importante della stagione il suo personale.
Una grande soddisfazione anche per il tecnico Marco Chiecchio, nonché “anima” del Polo di allenamento decentrato di Carrù, da cui Federico proviene avendo iniziato l’attività quattro anni fa e che lo seguirà anche nel passaggio alla nuova categoria allievi.
Su Scarrone erano riposte le maggiori speranze di medaglia, grazie alla sua misura di iscrizione che lo collocava al quarto posto della graduatoria italiana del giavellotto. Matteo ne ha probabilmente sentito il “peso” e, tradito dall’emozione, è incappato in una controprestazione che lo ha relegato al 18° posto finale con la misura di 39,54 mt.
Per lui, che vanta un personale di 49,78 metri ottenuto sulla pista di casa a Mondovì – misura che se ripetuta a Caorle gli avrebbe regalato il podio – le occasioni di riscatto non mancheranno a partire dalla prossima stagione invernale.
Enrico Priala ha commentato così questi risultati che, di fatto, concludono il periodo agonistico 2022: “Siamo estremamente soddisfatti per l’andamento della stagione e per i risultati sportivi conseguiti sia individuali, ma soprattutto di squadra che seguono un trend in costante crescita. Da una parte la “quantità” con la promozione, i progetti con le Scuole, un programma di apertura di Poli di allenamento decentrati che consentono di avere un bacino di atleti più ampio da cui attingere per sviluppare la “qualità”, grazie ad un Progetto tecnico chiaro e definito. Fondamentali sono le risorse umane che siamo riusciti a coinvolgere e che credono fermamente nel nostro percorso di crescita.”
c.s.