Il Bra Dop seduce il pubblico al Salone del Gusto

La 14a edizione della nota manifestazione dedicata alle eccellenze del mondo alimentare ha confermato la presenza del formaggio Bra Dop tra i più autorevoli rappresentanti della gastronomia piemontese

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Ci sono palcoscenici su cui le eccellenze che connotano la nostra provincia brillano particolarmente.
Quando le luci si sono accese sul Salone del Gusto 2022, il consorzio del Bra Dop (nella duplice versione Tenero e Duro) era pronto a far conoscere a tutti i visitatori le sue peculiarità. La celebre manifestazione che si tiene con cadenza annuale ha ospitato infatti, dal 22 al 26 settembre presso il Parco Dora di Torino, i migliori rappresentanti dell’universo enogastronomico a livello nazionale e internazionale. Impensabile, dunque, che tra esse non figurasse il Bra Dop che, da sempre, rappresenta il suggello ideale quando si parla di bontà, ricercatezza, tradizione, innovazione e, naturalmente, genuinità. Quest’ultima è stata la parola chiave che ha animato l’edizione 2022 del Salone del Gusto, la quale ha evidenziato il concetto di qualità. Un punto di grande importanza per il Consorzio del Bra che tiene molto a trasmettere alle generazioni future il messaggio di quanto sia importante conoscere ed essere consapevoli delle eccellenze che contraddistinguono la nostra zona.
«Partiamo da insegnamenti antichi, da una tradizione secolare che ci rende sommamente fieri» ha commentato Franco Biraghi, Presidente dei Consorzi di Tutela di Bra, Raschera e Toma Piemontese Dop «ed è proprio questa maestria artigiana, consolidatasi nel tempo, che ci consente di guardare al futuro con un occhio attento, una mente ricettiva e la necessità di migliorare sempre».

La 14a edizione del Salone ha sottolineato proprio quei punti di forza che da sempre connotano lo spirito del Consorzio: un cibo buono, pulito, che coinvolge a trecentosessanta gradi tutta la filiera, creando un dialogo costruttivo tra produttori, cuochi e consumatori. Questi ultimi hanno avuto modo di esperire concretamente toccando, annusando e, ovviamente, assaggiando, le varie specialità presenti tra cui ha offerto il meglio di sé il Bra Dop. Un formaggio che, se unito ad altri ingredienti, crea sinergie uniche di sapori, impreziosendo il più semplice dei taglieri, sorprendendo i palati con ricette creative (provate il risotto mantecato al Bra Duro o la pizza al Bra Tenero) e dando vita a un armonico connubio tra aromi differenti, ma che non manca di ammaliare grandi e piccini con la sua unicità quando viene degustato in purezza. Questo classico irrinunciabile dell’universo lattiero caseario può vantare una storia secolare che, nel tempo, si è ammantata di innovazione pur conservando i capisaldi della tradizione. Ecco perché una simile Dop è così tanto richiesta e apprezzata ovunque.

«Le persone sono ormai sempre più attente a quello che consumano» ha commentato Franco Biraghi «e il fatto che il Bra Dop sia un caposaldo sulle nostre tavole e nei migliori menù ci riempie di orgoglio e ci conferma che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta». Un fattore fondamentale da tenere presente è il fatto che questa specialità identifichi già nel suo nome il territorio in cui nasce e che l’ha vista crescere e diffondersi sempre più. Consentire alle persone di conoscere le caratteristiche che contraddistinguono simili eccellenze è un punto imprescindibile che rappresenta ormai una pietra miliare del loro successo e sul quale non bisogna mai smettere di investire. Uno dei momenti salienti del Salone del Gusto è stato proprio quello dedicato ad approfondimenti relativi al futuro del cibo, trattati da attori, scrittori e scienziati nonché occasioni di confronto con chi con il cibo si interfaccia quotidianamente in modo concreto: contadini, pastori, cuochi, professori e buongustai di tutte le età e di tutte le nazioni.

Toccare con mano le eccellenze enogastronomiche si­gnifica, anche e soprattutto, conoscere chi le produce, ascoltare i loro racconti e vedere come una provincia apprezzata ovunque anche per la cultura dell’agroalimentare sappia dare risalto a una manifestazione ormai fortemente consolidata, con due prodotti che contano su un fedele gruppo di consumatori in perenne espansione.

Il vero cuore del Salone del Gusto è stato il grande mercato, una vera e propria vetrina italiana e mondiale in cui il formaggio Bra Dop ha brillato con i suoi sentori unici e inimitabili, arricchendo un patrimonio di gusto inestimabile: «La presenza del Bra Dop è stata fondamentale sotto molteplici punti di vista» conclude Aldo Fraire Direttore del Consorzio del Bra Dop nell’evidenziare come tali prodotti «abbiano avuto modo di arricchire i visitatori attraverso modalità diverse tra loro. Da quella più empirica mediante gusto, profumo e tatto a quella culturale, inerente la storia che si cela dietro un così meritato successo».

Assaggiare e conoscere sono state due parole chiave di questa 14a edizione che ha garantito la possibilità di imparare attraverso la concretezza dell’esperienza, perché a nulla valgono le parole se non si ha un riscontro diretto sul campo, fondamentale il contatto con i produttori, la filiera, comprendere il processo che dalla materia prima conduce al prodotto.

Un evento che si è concluso con una grande affluenza di pubblico e che ha significato per la nostra provincia, così ben rappresentata (il Bra è reduce da uno strepitoso successo a Bra’s ed è pronto a incontrare il pubblico, insieme al Raschera e alla Toma Piemontese, alla Fiera del Marrone di Cuneo), un ulteriore motivo di orgoglio.