Il marrone a tavola «È buonissimo e fa bene»

In vista del grande appuntamento in programma nel capoluogo della Granda, proponiamo i risultati di uno studio dell’Università di Torino sui pregi alimentari della castagna e alcune gustosissime ricette

0
1

Nella loro semplicità, le castagne custodiscono un valore straordinario. Un valore che va ancora oltre la capacità di veicolare, attraverso la Fiera di cui sono protagoniste, l’eccellenza di un territorio. Questi frutti, molto diffusi nel Cuneese, hanno infatti anche valori nutritivi e pregi alimentari non indifferenti. Come risulta dallo studio di Gian­carlo Bounous del Dipartimento di Colture Ar­boree dell’Università di To­rino, le castagne, «oltre a essere gustose, di sapore gradevole e versatili nell’utilizzo gastronomico, so­no salutari ed energetiche. Con la loro composizione, sono un alimento equilibrato e di pregio, molto efficace nelle astenie fisiche e intellettuali, ottimo per chi è soggetto a stress e per gli sportivi». E, allora, buon appetito!

POLENTA DI CASTAGNE
Ingredienti: 350 g di farina di castagne, un litro d’acqua, un cucchiaino di sale.
Preparazione: portare ad ebollizione l’acqua leggermente salata e versare a pioggia la farina. Cuocere rimestando per 40 minuti. A cottura ultimata aggiungere il rimanente sale e servire con latte caldo.

MONTEBIANCO
Ingredienti: 1 kg di castagne, 200 g di panna, 200 g di zucchero, 2 cucchiai di cacao, un bicchierino di rhum.
Preparazione: lessare le castagne, sbucciarle e schiacciarle. Unire metà dello zucchero, il rhum, il cacao e mescolare bene. Ripassare il composto nel passaverdure con buchi più grossi e farlo cadere su un piatto di portata dandogli una forma conica, a montagna. Montare la panna con il rimanente zucchero e ricoprire le castagne.

CALDARROSTE
Ingredienti: 1 kg di castagne non troppo grandi.
Preparazione: incidere la buccia delle castagne e deporle nell’apposita padella bucherellata. Mettere sul fuoco e girare i frutti continuamente scuotendoli ritmicamente. All’inizio il fuoco deve essere meno vivo per permettere una buona cottura, mentre alla fine occorre, per qualche minuto, attivare una fiamma più evidente per bruciare le bucce. A cottura ultimata versare le caldarroste in un sacco e avvolgere il tutto in una coperta di lana. Lasciar “covare” per almeno 30 minuti e quindi consumare con accompagnamento di vino novello.