In trentotto edizioni della corsa non competitiva distribuiti 1,5 milioni di euro

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«Un multicolore e allegro serpentone, dà vita a quello spettacolo che ogni anno non smette di meravigliare. Con la partenza che dura venti minuti, prima che tutti siano riusciti a defluire da piazza Galimberti in corso Nizza. Poi pian piano, senza fretta e godendosi ogni passo, ecco formarsi il lungo serpentone umano a guadagnare con ritmi personalizzati tutti i chilometri del percorso e raggiungere la centralissima piazza Galimberti, cercando di non sforare il tempo massimo previsto di 3 ore e 30 minuti. L’incolonnamento finale, sicuramente ad effetto, consente a tutti i partecipanti il ritiro dei riconoscimenti previsti». Così il portale ufficiale, descrive e racconta la straordinarietà Stracôni. La corsa-evento non competitiva, «dal cuore grand» per la solidarietà.
«Tanti anni e traguardi significativi, a livello di promozione territoriale, di partecipazione popolare, di agonismo nei 28 anni di Asics Run e con l’orgoglio di aver distribuito in solidarietà oltre 1.500.000,00 euro raccolti in 38 edizioni di Stracôni».
Martedì 4 ottobre, nella Sala d’Onore del Comune di Cuneo, è stata presentata ufficialmente la 39esima edizione della Stracôni (in programma domenica 13 novembre, con partenza dalle ore 9,30 in piazza Galimberti).
«La sfida che la Stracôni si propone di raccogliere è di essere sempre contemporanea senza perdere i propri tratti distintivi, sfruttando le opportunità intrinseche alla fase di cambiamento che sta attraversando. La stracittadina solidale continuerà ad allietare il popolo della Stracôni nel segno della sua tradizione storica, rappresentando aggregazione, sport e solidarietà».
Il nuovo presidente del comitato organizzatore è Fabrizio Giai, affiancato dal nuovo vice Gigi Migliore. Sergio Costamagna ricopre attualmente il ruolo di presidente onorario, dopo essere stato lo storico fondatore della kermesse.
Nota curiosa, dal 2018 i gemellini Mina e Cam sono le mascotte della Stracôni: Mina, «appassionata di storia e di arte»; Cam, «un vero asso dello sport».