Si è svolto mercoledì 5 ottobre ad Alba, nella Chiesa di San Giuseppe, il primo incontro a tema Cambiamento Climatico & Enologia. Il ciclo di convegni è organizzato dall’Associazione per il patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato UNESCO, e si svolgono nell’ambito della Legge 77/2006 – E.F. 2019 del Ministero della Cultura, per il progetto “Innovazione tecnologica a supporto della tradizione versus il cambiamento climatico nel sito UNESCO”, in collaborazione con l’AICA – Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale.
Ad aprire la serata, con un discorso introduttivo, è stato l’Avvocato Giuseppe Rossetto, membro del Consiglio D’Amministrazione dell’Associazione.
La conferenza, moderata dal direttore Roberto Cerrato, ha visto la presenza di cinque ospiti d’eccezione: Vincenzo Gerbi, docente dell’Università degli Studi di Torino, Giorgia Pagliuca, giovane green blogger e scrittrice, Dora Marchi, enologa e biologa toscana, Enrico Nada, presidente per la zona di Alba di Coldiretti e Fabrizio Rapalino, referente provinciale del settore vitivinicolo di Coldiretti Cuneo.
A turno, gli ospiti si sono alternati in riflessioni che riguardano il momento climatico attuale e cercando di portare, ove possibile, note di ottimismo. Gerbi e Marchi hanno discorso la valutazione di proposte per giungere a diversa interpretazione di alcune tecniche colturali e dall’adozione di nuove, in modo da gestire gli effetti del climate change.
In particolare, la siccità e le temperature record registrate a luglio e nella prima metà di agosto hanno creato difficoltà alla viticoltura locale. È quindi fondamentale cogliere l’occasione per rinnovare gli schemi produttivi, sempre preservando la qualità del prodotto in un contesto climatico nuovo per riuscire a produrre vini a denominazione su cui si fonda la produzione piemontese di maggior valore.
Giorgia Pagliuca si è soffermata su tema dal punto di vista delle nuove generazioni e di come, l’impatto di un cambiamento climatico, possa essere irreversibile se non fermato in tempo. «Per quanto mi riguarda, le soluzioni che stiamo cercando ce le fornirà la scienza».
Proprio su quest’ultimo punto, le soluzioni suggerite e presentate dal presidente di Coldiretti Enrico Nada sono molteplici: innovazione tecnologica, come ad esempio l’impiego attrezzature alimentate con energie rinnovabili; incentivare il progetto Ecolog, ovvero il trasporto sostenibile con l’ottimizzazione dei viaggi e l’impiego di mezzi ecologici alimentati a biometano o elettrico. Soprattutto, però, è fondamentale ridurre le emissioni di CO2.
«Intendiamo portare il nostro contributo non solo in termini di analisi delle problematiche, ma di esperienze, progetti e messa a terra di attività concrete che guardano al sostenibile reale e diffuso e al mantenimento, grazie all’innovazione tecnologica e al digitale (viticoltura di precisione) dei vigneti sulle colline belle, ma difficili e fragili, in territorio UNESCO di Langa e Monferrato» ha aggiunto Nada.
In chiusura, Stefano Mosca, Direttore dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, ha ricordato come lo slogan della fiera di quest’anno sia “Time is up”, che tradotto significa “Il tempo sta scadendo”.
«Monito per i turisti ma non solo, fondamentale è agire prima che sia troppo tardi. Tutti insieme».