Lo sport che regala emozioni è salito sul palco della Castagna d’Oro: c’erano le medaglie a cinque cerchi e gli obiettivi per il futuro, le cadute, i sogni, il ricordo di campionissimi che non ci sono più.
È stato tutto questo, il Galà della Castagna d’Oro di Frabosa Sottana, la cui 34a edizione si è confermata una vetrina di primissimo piano per lo sport italiano, occasione preziosa, al tempo stesso leggera e profonda, per conoscere i campioni azzurri anche nella loro dimensione familiare e privata.
Con garbo e sobrietà, in perfetto stile, Marino Bartoletti, conduttore dell’evento al fianco di Luisella Mellino, nella giornata di domenica si sono alternati sul palcoscenico atleti delle più disparate discipline, dalla sciatrice bergamasca Sofia Goggia, che in compagnia dell’amato cane Belle ha conquistato il pubblico e firmato autografi anche sui caschi da sci, ad Arianna Fontana, che ha confermato al pubblico frabosano di volersi preparare alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: si tratterebbe del suo sesto appuntamento a cinque cerchi. Al loro fianco anche il giovane mezzofondista Yeman Crippa, oro nei 10 mila metri agli Europei di Monaco di Baviera, sostenuto dalla claque frabosana, e il cantautore cuneese Matteo Romano, rivelazione del Festival di Sanremo, che si è raccontato con spontaneità al pubblico del Gala Palace.
Spazio, poi, a due grandi ct, tutti e due “un po’ di casa” in terra cuneese. Uno, Gianluca Rulfi, subito soprannominato “Jeanluc” dalla campionissima Goggia, perché qui è nato e ha messo gli sci ai piedi, fino a diventare direttore della nazionale femminile, l’altro, Ferdinando “Fefè” De Giorgi, allenatore della nazionale maschile di volley campione del mondo e mattatore del pomeriggio, perché a Cuneo ha giocato e ha mosso i primi passi da allenatore.
Grande calore, infine, per Ezio Raviola, Presidente della Fondazione Crc, premiato per il suo impegno civico e per il sostegno al territorio e per Tiziana Nasi, vicepresidente del Comitato Paralimpico Italiano, una delle persone che più hanno lavorato per la promozione dello sport paralimpico.
Una bella giornata di sole ha accompagnato la domenica dei campioni, con il pranzo dei campioni curato con la consueta professionalità dai professori e dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero “Giolitti-Bellisario” di Mondovì, e sulla piazza lo street food dedicato ai prodotti tipici della zona. «Credo che quest’edizione del Galà – ha dichiarato con entusiasmo il sindaco Adriano Bertolino – abbia espresso al massimo il significato del nostro territorio e abbia ben rappresentato ciò che cerchiamo di offrire durante tutto l’anno. Sport, naturalmente, ma anche cultura, tradizioni, prodotti gastronomici d’eccellenza». Sulla stessa linea il presidente dell’Associazione Mondolè, Paolo Bruno: «Il Galà della Castagna d’Oro continua a sorprendere e a regalare emozioni, frutto della passione e del calibro umano dei campioni che ne calcano il palco. Un grazie particolare deve giungere a Marino Bartoletti, vero regista di quest’edizione, ma anche al telecronista Franco Bragagna, giunto “a sorpresa” a Frabosa».
A rendere il Galà un appuntamento imprescindibile, sono stati i campioni di Spagna ’82 Giancarlo Antognoni, Ivano Bordon, Fulvio Collovati e Francesco “Ciccio” Graziani che si sono messi in gioco con serietà ed ironia e regalando al pubblico presente le emozioni di quel mondiale e di una “vita da campioni”.
Particolarmente toccante, il ricordo di chi, di quella spedizione, non è più qui, dal ct Enzo Bearzot ai compagni Paolo “Pablito” Rossi e Gaetano Scirea.
Molto apprezzata anche la presentazione del libro del venerdì, di Valeria Tron (“L’equilibrio delle lucciole”) che oltre ad essere scrittrice è artigiana del legno, cantautrice e donna di montagna.