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Confagricoltura Cuneo: “Bene lo scorrimento delle graduatorie del Psr, si vada avanti in questa direzione”

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“Apprezziamo lo sforzo della Regione di aumentare i fondi destinati al bando del PSR sull’operazione 4.1.1 – Miglioramento del rendimento e della sostenibilità delle aziende agricole aperto nel 2021, facendo così scorrere le graduatorie come da noi richiesto in più occasioni. Auspichiamo, ora, che la stessa attenzione possa essere posta anche sui bandi 6.1.1 e 4.1.2 dello stesso anno e su quelli degli anni precedenti, dando così la possibilità ad altre aziende agricole di poter accedere a finanziamento”. Il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia, commenta positivamente la decisione della Regione Piemonte di incrementare la dotazione finanziaria sul bando 4.1.1, grazie all’utilizzo delle economie originate dai bandi precedenti, da aiuti di Stato regionali non utilizzati e dalla dotazione finanziaria residua dello stesso bando 2021, il tutto per un ammontare complessivo di oltre 16 milioni di euro, che si aggiungono allo stanziamento iniziale di 28 milioni di euro.

Grazie a queste nuove risorse sarà possibile avviare all’istruttoria i progetti di investimento di ben 180 aziende, molte in provincia di Cuneo, che avevano presentato domanda di contributo lo scorso anno ed erano risultate ammissibili, ma non finanziabili per carenza di fondi. Tra qualche giorno verrà approvata la determinazione che consentirà l’ammissione in istruttoria di tutti i progetti a 21 punti per le aree di pianura e a 18 punti per la zona montana.

“Siamo stati rassicurati dalla Regione e siamo fiduciosi circa un prossimo scorrimento sui bandi 6.1.1 e 4.1.2 del 2021 per riuscire a finanziare tutte le aziende e anche sulle misure 5.1.2 per impianti di protezione con reti antigrandine e ventole antigelo, sarebbero segnali concreti di vicinanza al settore agricolo che, da un lato, sta patendo i rincari dell’energia e delle materie prime necessarie per le lavorazioni e, dall’altro, vede i prodotti pur di eccellenza e di elevata qualità venduti sul mercato a quotazioni ben al di sotto dei costi di produzione”, conclude Allasia.