Home Articoli Rivista Idea L’opinione di Annamaria Colao

L’opinione di Annamaria Colao

«Dobbiamo ormai considerare molto seriamente l’adozione di un orario fisso, perché cambiare continuamente non fa bene al nostro bioritmo»

0
0

IL FATTO
Dal 30 OTTOBRE torna in vigore l’ora solare. Ma quali sono realmente i vantaggi del cambio con l’ora legale? quanto pesa il risparmio economico sulla nostra salute?

Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre torna in vigore l’ora solare. Lancette indietro di un’ora (dalle 3 alle 2) e un po’ di sonno in più per chi vorrà approfittarne, oltre a un’ora di luce in meno al pomeriggio e una in più al mattino presto. Ma l’addio alla cosiddetta ora legale potrebbe essere uno degli ultimi? L’argomento è diventato oggetto di discussione e studio da un po’ di tempo in ambito europeo, sorattutto in Italia dove dal 2023 potrebbe essere confermata l’ora legale senza più alcun passaggio a quella solare. Ci sono ragioni di risparmio economico ma anche fisiologico alla base della possibile decisione.
«Sicuramente dobbiamo prendere in seria considerazione l’adozione di un orario fisso – ha dichiarato recentemente la professoressa Annamaria Colao, presidente della Società Italiana di Endocrinologia – perché cambiare continuamente non è positivo per il nostro bioritmo».

Ma una volta presa la decisione di mantenere un solo orario per tutti i giorni dell’anno, si pone quella relativa a quale scegliere, se legale o solare. Colao suggerisce cautela: «Dobbiamo fermarci a riflettere e calibrare bene la decisione. L’ora legale sembrava la scelta migliore dopo la valutazione della bicamerale degli Stati Uniti, ma poi sono stati loro stessi a fare un passo indietro quando si sono resi conto che le ricadute in termini di salute non erano rose e fiori. In una situazione simile a quella che si avrebbe con l’introduzione dell’ora legale permanente, infatti, è stato visto che in media si dorme di meno, circa 20 minuti in meno ogni notte, ovvero 115 ore in meno all’anno, e tutto ciò si traduce in un calo del 3% della produttività, in aumento fino al 11% del rischio di essere in sovrappeso e del 21% di andare incontro a obesità e diabete. Il rischio di attacchi cardiaci sale del 19%, mentre quello di tumore al seno cresce del 5%».

Insomma, forse meglio adeguarsi ai ritmi della natura e quindi, in questo senso, affidarsi interamente all’ora solare: «Avere più luce naturale durante le ore serali sarebbe meno compatibile con il bioritmo umano – prosegue l’endocrinologa Colao – che di sera necessita del buio per produrre melatonina e riposare adeguatamente. Sulla carta, potrebbe essere addirittura meglio votarci per sempre all’ora solare. In Italia non esiste uno studio analogo a quello portato avanti sul tema negli Stati Uniti, ed è quello che la nostra associazione si propone invece di fare, perché è un punto che è necessario approfondire, senza banalizzarlo, per non prendere decisioni azzardate. Siamo al momento in un’epoca in cui, complici gli stravolgimenti climatici ed economici, stiamo tornando a prendere coscienza dell’importanza di riavvicinarci ai ritmi e ai cicli della natura. Quello che tutti vorrebbero è la possibilità di ottenere un utile risparmio energetico mantenendo però al tempo stesso le popolazioni in buona salute».