La Fondazione Ferrero di Alba ha presentato un nuovo, grande progetto espositivo, questa volta dedicato all’esperienza letteraria e di vita dello scrittore e partigiano albese Beppe Fenoglio. La mostra “Canto le armi e l’uomo. 100 anni con Beppe Fenoglio” – inaugurata venerdì scorso alla presenza, tra gli altri, della presidente della Fondazione Ferrero, la signora Maria Franca Ferrero con la nuora Luisa e la nipote Marie Eder, e del segretario generale Bartolomeo Salomone, della figlia dello scrittore, Margherita Fenoglio, del presidente e della direttrice del Centro Studi fenogliano, Riccardo Corino e Bianca Roagna, e dei rappresentanti dell’Amministrazione Comunale – è stata curata da Luca Bufano, tra i principali studiosi dell’opera fenogliana, con la collaborazione di Edoardo Borra e l’allestimento di Danilo Manassero. Il progetto si inserisce nel complesso delle iniziative previste dal programma “Beppe Fenoglio 22”, proposto dal Centro Studi fenogliano per celebrare il centenario della nascita dell’autore. L’inquadramento della figura di Fenoglio così come proposta dal progetto espositivo traspare già dal titolo: “Canto le armi e l’uomo”. Luca Bufano ha deciso di rievocare il celebre verso virgiliano tratto dal proemio dell’“Eneide” (“arma virumque cano”) in quanto «riflette e riassume molteplici aspetti dell’opera e della vita di Fenoglio, così come della stessa mostra: l’influenza dell’epica classica nella sua formazione e nel suo stile; il periodo bellico che lo rivelò a sé stesso determinando il suo destino di scrittore; la celebre nota del Diario fenogliano: “Sempre sulle lapidi, a me basterà il mio nome, le due date che sole contano, e la qualifica di scrittore e partigiano”». Il percorso espositivo si articola in otto sezioni tematiche e biografiche in cui il racconto si struttura attraverso documenti autografi, immagini fotografiche e audiovisive, opere d’arte, manifesti e altri oggetti tra cui libri e cimeli.
L’esposizione ha un carattere multimediale che rende l’opera e la figura di Beppe Fenoglio accessibili a ogni tipologia di pubblico, dallo studioso più attento al lettore appassionato, sino al neofita dell’opera fenogliana. Il titolo di ogni sezione è affiancato a un nome, reale o letterario, legato al mondo di Fenoglio, utile a indicare le tematiche trattate. All’ingresso della mostra, il visitatore viene accolto da un’area che precede le sezioni e costituisce una sorta di preludio, introducendo lo spirito dell’esposizione: sono infatti presentate le armi di Fenoglio partigiano, in particolare una carabina M1-30 di fabbricazione americana, e la sua ultima macchina da scrivere, una Olivetti Studio 44.
Questa la successione delle sezioni che, come si diceva, portano a loro volta un titolo riassuntivo e un nome, reale o letterario (un alias di Beppe Fenoglio). Il visitatore sarà dunque portato a individuare un carattere che concentrerà la sua attenzione e si incaricherà di esprimere il senso della specifica sezione: Alba-Beppe, L’esordio-Ettore, Il paese-Agostino, Valdivilla-Jerry, Epos-Johnny, Romance-Milton, Anglofilia-Heathcliff, La fine e l’inizio-Charlie.
I materiali della mostra provengono, per gentile concessione, dal Fondo Fenoglio di Alba (curato dalla figlia dello scrittore, Margherita Fenoglio), dalla collezione del Centro di Documentazione Beppe Fenoglio della stessa Fondazione Ferrero, dal Centro Studi Beppe Fenoglio, dall’archivio storico della casa editrice Einaudi presso l’Archivio di Stato di Torino, dall’archivio Gina Lagorio presso il Centro Apice-Università degli Studi di Milano, dall’Archivio e Centro Studi Il Caffè di Montecalvo in Foglia, dalla Biblioteca Labronica Guerrazzi di Livorno, dall’Archivio Gallizio di Torino, dall’Archivio Gabriele Basilico di Milano, dall’Archivio Comunale di Alba, dall’Archivio Storico del Liceo Govone di Alba, dall’Associazione Culturale Alec-Gianfranco Alessandria di Alba e da prestatori privati.
La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile presso la Fondazione Ferrero (strada di Mezzo 44), ad Alba, fino all’8 gennaio nei seguenti orari: giovedì e venerdì dalle 15 alle 19, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19 (chiuso dal lunedì al mercoledì e nei giorni 24, 25 e 31 dicembre e 1° gennaio). Ulteriori informazioni sono disponibili su www.fondazioneferrero.it.