Quando le cose funzionano è bene sottolinearlo. Così vale certamente la pena soffermarsi su quanto accaduto a Racconigi, dove la sinergia tra le pubbliche amministrazioni (Regione e Comune, in primis) e i privati ha permesso di giungere a un risultato destinato a fare giurisprudenza a livello nazionale. Siamo nell’area industriale della città e, nello specifico, nella porzione di terreno affacciata sulla statale che in passato ospitava una società attiva nel trattamento e nello smaltimento di rifiuti industriali, poi fallita. Prima della chiusura, questa realtà era balzata agli onori delle cronache per aver gravemente inquinato il sito in cui si trovava, e non solo. Come ci ha spiegato il sindaco di Racconigi, Valerio Oderda, in quest’area l’azienda in questione, senza responsabilità da parte del proprietario dell’appezzamento, depositò residui di tintoria e altre sostanze fortemente inquinanti, che contaminarono addirittura la falda. Il danno causato da tale attività illecita fu tanto ingente che per bonificare l’area servì un investimento pubblico di circa tre milioni di euro.
Della bonifica si occupò il Comune, su delega della Regione: i risultati raggiunti a livello ambientale furono buoni ma si creò un problema burocratico non di poco conto. Quell’area – che nel frattempo era stata abbandonata – venne “congelata”. Non nella forma, ma nella sostanza: in seguito alle operazioni di bonifica era stato riconosciuto alla Regione, a mo’ di indennizzo per la bonifica, un privilegio di valore pari a quello della bonifica stessa. In pratica, eventuali acquirenti dell’area, per concludere l’acquisto, avrebbero dovuto versare quasi tre milioni di euro alla Regione. Un controsenso, anche perché in quell’area c’era pure un altro problema da risolvere: la riqualificazione delle strutture impiegate dall’azienda presente in precedenza. Strutture ormai prive di valore, inagibili e pure pericolose perché contenenti amianto.
Tutto ciò ha determinato una situazione di stallo, particolarmente complessa da risolvere e negativa da diversi punti di vista, a partire dall’aspetto ambientale – con la città costretta a mostrare ai tanti automobilisti in transito uno scenario fatiscente – e da quelli economici: oltre al danno di vedere completamente fermo uno spazio deputato alla produttività, si correva il rischio che l’azienda confinante con quel terreno, lo scatolificio Pack Service di Luciano Piovano, non riuscendosi ad ampliare come avrebbe voluto, decidesse di lasciare Racconigi.
Ora, possiamo parlare di questa vicenda in positivo, perché nelle scorse settimane, al termine di un iter durato più di 5 anni, è arrivata la svolta. Grazie alla possibilità offerta da una recente normativa, l’azione condotta dall’Amministrazione Comunale in sinergia con l’Esecutivo della Regione Piemonte ha permesso di risolvere l’impasse: il bene è stato dismesso dalla Regione rendendone di fatto possibile il riutilizzo.
Considerata l’estraneità del proprietario del terreno ai fatti relativi all’inquinamento, è stato possibile cancellare il privilegio a favore della Regione, prevedendo che gli interessati ad acquistare l’area indennizzassero la Regione con una cifra inferiore e, quindi, più abbordabile (circa 300mila euro), pari al valore del bene e non della bonifica. È così che Pack Service ha potuto completare l’acquisizione del bene e avviare i lavori di riqualificazione propedeutici all’ampliamento della propria attività produttiva. Va segnalato, a questo proposito, che Pack Service si occuperà anche, a proprie spese, di far rimuovere le fibre di amianto presenti nelle coperture delle strutture in disuso. «Dopo un iter interminabile siamo riusciti a trovare una soluzione con la Regione Piemonte – ha commentato il sindaco di Racconigi, Valerio Oderda -. In particolare si è riusciti a giungere alla dismissione del bene e al suo riutilizzo, con un duplice beneficio. Da un lato, quest’area, prospiciente il centro, non sarà più abbandonata, risultando quindi più gradevole dal punto di vista del decoro cittadino; dall’altro, l’azienda Pack Service potrà ampliarsi, fare nuove assunzioni e, di conseguenza, accrescere il benessere del territorio. Tutto ciò è per noi grande motivo di soddisfazione». Soddisfazione anche nelle parole dell’acquirente dell’area, Luciano Piovano, titolare di Pack Service: «Con pazienza, tenacia e resistenza tutti insieme si è riusciti a sbloccare la situazione – ha detto Piovano -. Desidero ringraziare il sindaco Valerio Oderda e tutta l’Amministrazione Comunale, l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Bonetto, Paolo Crociani, Francesco Lavalle, Mario Perotti, lo Studio Legale Musy Bianco e Associati e la Regione e i suoi uffici, il consigliere regionale Paolo Bongioanni, oltre a tutte le forze politiche che si sono interessate. Ora ci siamo già messi al lavoro, avviando gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione. Queste opere, che intendiamo concludere nel primo semestre del 2023, contribuiranno a migliorare l’aspetto dell’area e, al contempo, ci permetteranno di ampliare la nostra attività e di creare nuovi posti di lavoro, escludendo quindi definitivamente l’ipotesi della delocalizzazione. Da racconigese, molto legato alla mia città, sono doppiamente felice».