I colori, le “non forme”, l’alfabeto comunicativo di Joan Mirò approdano a Busca: la mostra dedicata al grande artista catalano, che si incrocia, ampliandola, con quella recentemente inaugurata a Cherasco, sbarca sabato 29 ottobre a Casa Francotto, dove vi rimarrà fino al 29 gennaio 2023, nel segno della collaborazione e della sinergia fra i due Comuni, nata già nel 2021 con l’esposizione condivisa di Filippo De Pisis.
“Joan Mirò genius loci”, questo il titolo della rassegna, è stata presentata nel pomeriggio di oggi (24 ottobre) presso la sede dell’ATL del Cuneese: “Un’importante mostra che arriva sul territorio cuneese e che apre la sua seconda parte a Busca, a Casa Francotto, frutto della collaborazione con il Comune di Cherasco nel segno della cultura. – sottolinea il Presidente dell’ATL Mauro Bernardi – Una delocalizzazione dei siti culturali che permette la transazione dei turisti da una parte all’altra della provincia, per un territorio che vuole crescere sotto tutti i punti di vista: non solo l’outdoor e la gastronomia, ma anche, appunto, la cultura, all’interno di siti importanti e con artisti del Novecento del calibro di Mirò”.
“Tre mesi di grande arte a Casa Francotto, grazie anche alla collaborazione con il Comune di Cherasco, ed una promozione del territorio, sia quello alpino che la porta delle Lange. – così il sindaco di Busca Marco Gallo – Una vera sinergia che ha permesso di portare un grande artista nella nostra provincia”. Aggiunge Carlo Davido, sindaco di Cherasco: “Una convenzione culturale con Busca, paese amico. Cherasco da alcuni decenni ha una tradizione di grandi mostre, biennali, interrotte solo dal Covid. Torniamo nel 2022 con Joan Mirò, un tassello importante per il nostro motto: città di arte, storia e cultura”.
LA SINOSSI DI “JOAN MIRO’ GENIUS LOCI” – Spiega la curatrice Cinzia Tesio: “Joan Mirò, genio e maestria catalane. La sua terra: matrice, punto di partenza e di continuo ritorno, baricentro spirituale della sua originalissima ricerca. Il forte legame con l’isola di Maiorca, i colori, le forme e le non forme, il sogno, la forza e la materia delle sue opere prestigiose. L’attenzione è riservata al legame tra Mirò e la sua amata isola di Maiorca in cui la natura e le tradizioni locali sono rivissuti dall’artista in un caleidoscopio di forme e anche di mezzi espressivi, pittura, ceramica, grafica. Le opere del grande catalano sono più della metà di quelle esposte, messe a confronto con altre di artisti come di fama internazionale come Arp, Accardi, Baruchello, Baj, Capogrossi, Hartung, Rotella, Vedova per un percorso di emozioni fra più di 80 capolavori“.
GLI APPUNTAMENTI – Sabato 29 ottobre (ore 11) si terrà l’inaugurazione della mostra “Joan Mirò genius loci” presso Casa Francotto. Nelle domeniche al biglietto di ingresso alla mostra è abbinata una visita guidata ai luoghi di interesse, secondo questo programma: domenica 30 ottobre al Castello del Roccolo; con partenza da Casa Francotto: il 6 e 20 novembre alle cave di Alabastro (ritrovo e partenza alle 14.45); il 13 novembre “La Busca medievale e segreta (alle 14.45); il 27 novembre “La Busca etrusca e romana” (alle 9.30). Gli spostamenti sono con mezzi propri.
Inoltre gli organizzatori propongono alle scuole, dall’infanzia alle superiori, visite con laboratori di collage polimaterico e disegno, per ricostruire un capolavoro di Joan Mirò. Tutte le informazioni al 371-5420603.
Ricordiamo che la rassegna prosegue (fino al 22 gennaio 2023) a Cherasco, sempre presso Palazzo Salmatoris, dove era stata inaugurata lo scorso 15 ottobre. Tema dell’esposizione, “L’alfabeto del segno e della materia”: anche in questo caso, un eccezionale percorso artistico in cui sono esposti lavori di Dalì, De Chirico, Capogrossi ed Hartung (per citarne alcuni). Tutto ciò è stato pensato sia per evidenziare l’originalità e la forza dirompente di Miró che per intraprendere un percorso di analisi approfondita ed emozionale.
Le 90 opere presentate, di cui molte inedite, provengono da collezioni private e da gallerie d’arte pubbliche e private di respiro internazionale. Offrono allo spettatore la possibilità di rivivere l’effervescente clima di ricerca artistica che pervase quegli anni, cogliendone in maniera naturale la vivacità e la forza innovativa, grazie anche ad un ricco apporto documentale.
Alla presentazione odierna hanno partecipato, fra gli altri: il Consigliere Regionale Paolo Bongioanni; per Fondazione CRC Enrico Collidà, Claudia Martin e, al tavolo dei relatori, Michelangelo Pellegrino; per l’ATL del Cuneese i Consiglieri Rocco Pulitanò e Gabriella Giordano, e la direttrice Daniela Salvestrin.
La mostra è stata realizzata con il contributo di Fondazione CRC, Fondazione CRT, Banca di Caraglio, Fondazione CRF e Sedamyl.