Sabato 29 ottobre alle 17 alla Libreria dell’Acciuga (Via Dronero 1, Cuneo) presentazione di “Aborto senza frontiere.
Il movimento polacco e i suoi modelli” (Rosenberg & Sellier) con l’autore Alessandro Ajres.
La Polonia fu tra i primissimi paesi al mondo a regolamentare l’aborto per legge, nel 1932, ma in particolare negli ultimi anni i governi conservatori hanno cercato di imporre progressive restrizioni, che hanno provocato a più riprese grandi manifestazioni di protesta.
Come scrive la nota scrittrice di famiglia ebreo-polacca Helena Janeczek
nella prefazione, la Polonia è così diventata “un esempio ‘all’avanguardia’ della sospensione dei diritti fondamentali in nome della difesa del potere della destra che si intende garante dei ‘valori tradizionali’ e dell’ordine patriarcale” e al contempo segno di una rinascita globale dei movimenti per i diritti, con un legame forte con le proteste dei paesi vicini, la Bielorussia e l’Ucraina, e attingendo alle esperienze di altri movimenti di piazza, non solo
occidentali.
Una solidarietà internazionale contro le diseguaglianze e l’esclusione, una sfida che “non riguarda solo le donne, i loro corpi, le loro vite, ma quelle di tutte e tutti, ovunque”, come dimostra quanto sta succedendo negli Stati Uniti ma anche in Italia.
Alessandro Ajres (1974) è dottore di ricerca in Slavistica e docente di Lingua Polacca. Tra i suoi lavori “Avanguardie in movimento. Polonia 1917-1923” (Libria 2013). A Torino dirige il circolo culturale Polski Kot, vetrina culturale delle realtà artistiche slave, da cui è scaturito il festival Slavika. Scrive regolarmente di Polonia e paesi slavi su linkiesta.it, East Journal e altre testate.
c.s.