La parola ai libri

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Miniatures for guitar
di Filippo Cosentino

Questo volume, “Miniatures for guitar”, nato da una collaborazione tra Buxus Edizioni e Cose Note, racchiude dieci brevi composizioni per chitarra più due duetti. Ogni Composizione permette di scoprire la propria voce sullo strumento, l’idea alla base dei brani composti è di combinare il progresso nella tecnica alla valorizzazione e al diletto dell’aspetto melodico e armonico. Racchiude 10 composizioni più due duetti, che si possono suonare sia con la chitarra classica che con quella acustica. Se lo spirito del volume rimane quello didattico che anima la scrittura dei manuali, d’altro canto l’autore ha voluto porsi l’obiettivo di comporre musica che potesse anche potenzialmente entrare a far parte del repertorio chitarristico di chiunque lo suoni. La difficoltà dei brani è progressiva, ma, più che soffermarsi sul lato tecnico a prevalere sarà l’emozione di studiare qualcosa di nuovo, valorizzando sempre la cantabilità di ogni passaggio melodico.
Filippo Cosentino, albese, è compositore, chitarrista, produttore e didatta. Premiato come finalista al concorso di composizione Shostakovich, le sue composizioni sono state eseguite in gran parte dell’Europa, in China, Stati Uniti d’America e Messico partecipando anche come leader concertista in numerosi festival internazionali di musica. Ha collaborato con Buxus Edizioni in qualità di produttore esecutivo associato per la realizzazione dell’album The four letters del Maestro Ezio Bosso.

Le parole che contano
di Giorgio Merlo e Giuseppe Novero

Un libro per capire la società contemporanea, tanto complessa da risultare a volte incomprensibile. Un manuale che si sviluppa attorno a undici parole chiave, approfondite con altrettanti interlocutori, personaggi della scena politica e culturale che ci aiutano a districare la complessità fornendo elementi di valutazione. Da qui nasce “Le parole che contano” (Edizioni Lavoro, 15 euro), libro scritto da Giorgio Merlo – giornalista e sindaco di Pragelato – e Giuseppe Novero, giornalista parlamentare e saggista. L’elenco dei termini è vario: da politica a straniero; da giustizia a condivisione; da populismo a tutela sociale; da giovani a etica; infine valori, comunità e identità. Sono i punti focali che sviluppano una riflessione esaustiva e che forniscono anche una risposta, un’indicazione chiara su ciò che serve per migliorare la realtà attuale. La risposta è che solo attraverso un rinnovato impegno politico e culturale è possibile iniziare a dare risposte concrete alle domande, creando le basi per un nuovo inizio. È necessario riflettere prima di agire. È indispensabile capire meglio il significato delle parole. E solo chi ha approfondito il senso di ogni parola può indicarci una via. Ecco perché per ogni termine, gli autori hanno identificato un esperto. Sono personaggi autorevoli: Guido Bodrato è stato un importante esponente della Dc, Toni Capuozzo è un reporter che ha conosciuto la guerra sul campo, Giancarlo Caselli è il magistrato che è stato testimone di tanti contrasti sociali. E così via. Un libro prezioso.

Giallo a Vercelli
Colpi di scena in procura

Con un intricato quanto incalzante meccanismo investigativo, Giorgio Vitari con il suo “Il Procuratore e il diavolo di Lucedio” (Neos Edizioni) svela il lavoro quotidiano degli uffici della procura ed accompagna il lettore in un crescendo di colpi di scena e cambi di prospettiva, tra scandali ed esoterismo, tra le risaie.

Dedicato al grande musicista
Chiedimi chi era Bach

Il nuovo libro del maestro Paolo Paglia si intitola “Oh per Bach” (Liberi pensieri e divagazioni sul nome B.A.C.H.), gioco di parole per raccontare un gigante della musica occidentale. Frutto di tre anni di ricerche e lavoro, permette di comprendere pienamente la grandezza del compositore. Prefazione di Elio Ambrogio, edito da Algra.

Il racconto delle Langhe
La vera storia dei tajarin

L’insegnante e storico Luciano Bertello ha scritto “Piccola storia dei tajarin. Viaggio affettuoso di un piatto povero diventato ricco” (Slow Food), pretesto che serve all’autore per narrare la storia gastronomica di tutto quel territorio un tempo povero e maledetto raccontato da Beppe Fenoglio nella Malora, ovvero la Langa.