Il Salone del Libro Medievale e Antico di Saluzzo, alla sua seconda edizione, merita un momento di riflessione. Evento che non c’era, che mancava, soprattutto evento che si prefigge di segnare il Marchesato come uno dei luoghi di narrazione della Storia medievale in Italia.
Si colloca in uno spartiacque temporale per gli appuntamenti saluzzesi, aprendo l’autunno culturale della città: segue il Settembre Saluzzese (che coinvolge decine di associazioni, Mostre e grandi manifestazioni) e in particolare il MercAntico di ottobre, subito prima della grande festa delle genti occitane Uvernada.
Il Salone – ideato da Fondazione CrSaluzzo e Comune di Saluzzo, costruito con un partner di rilievo quale è il Salone Internazionale del Libro – si è presentato al pubblico in questo 2022 più ricco e rinnovato, segnato da presenze di assoluto prestigio internazionale, colorato da una serie di elementi folkloristici dell’epoca medievale che hanno saputo incuriosire e attrarre, conquistare le strade e le vie cittadine coinvolgendo nella festa ogni spazio.
I numeri non sono tutto, ma hanno un peso. Ecco perché riteniamo importante raccontarli. 3054 persone hanno visitato gli stand, oltre 700 alunni hanno contribuito a una grande azione pittorica d’apertura sotto l’Ala di Ferro, 1240 visitatori hanno partecipato agli eventi collaterali in teatro e nelle Chiese, oltre 1000 persone hanno conosciuto i Musei cittadini e scoperto la città attraverso le visite guidate. Numeri che segnano una grande partecipazione da parte di un pubblico di territorio e non, un pubblico ora di settore ora curioso e ammirato.
Ora è la volta di una nuova festa, un nuovo momento di piazza. I 40 anni di Lou Dalfin troveranno forma e celebrazione nell’ambito di UVERNADA. Le genti di Occitania che si spingono a Saluzzo e il pubblico che in Italia decide di venire a trovarci. Tutti tasselli di un’azione di promozione turistica programmata, coerente, che insiste nel proporre un calendario preciso e puntuale, ricco di iniziative diverse e di grande qualità, capace di presentarsi a un pubblico diversificato ed eterogeneo. Una strategia culturale che, anno dopo anno, fa crescere e nutre di contenuti la nostra bellissima Città.