Il “comune del welfare”. Potrebbe essere ribattezzata così la cittadina di Bene Vagienna, che ormai da qualche anno a questa parte ha imboccato un percorso di sviluppo che mette al centro le famiglie, le nuove generazioni e gli anziani. Lo ha ribadito, nell’intervista rilasciata a IDEA, il sindaco Claudio Ambrogio, riconfermato primo cittadino nella tornata elettorale dello scorso giugno.
Sindaco Ambrogio, qual è il segreto di Bene Vagienna?
«Bene Vagienna, prima ancora che un comune, è una grande famiglia, una comunità solida e unita nel nome del benessere collettivo. È un orgoglio esserne il sindaco e il fatto, non scontato, di essere stato eletto primo cittadino per la terza volta consecutiva dimostra che tra la cittadinanza e l’Amministrazione c’è un legame speciale».
Da dove nasce questo rapporto di reciproca fiducia?
«Dalle scelte che negli anni abbiamo compiuto come Amministrazione, dall’abnegazione e dalla competenza dei dipendenti comunali e dalla disponibilità dei cittadini».
Accennava alle scelte dell’Amministrazione. Quali sono state le più significative?
«Gli investimenti per i bambini e i ragazzi e per le loro famiglie. I genitori, alle prese ogni giorno con gli impegni lavorativi e famigliari, hanno sempre più bisogno di poter gestire in tranquillità i loro figli che, di conseguenza, devono essere accolti in strutture adeguate. Vanno proprio in questa direzione la nuova scuola media, costruita secondo le indicazioni più attuali circa la resistenza agli eventi sismici, la sicurezza complessiva e la sostenibilità energetica, e la sistemazione del terzo lotto delle scuole elementari. In parallelo, stiamo lavorando per poter giungere alla costruzione di un nuovo asilo che ci consenta di ospitare sei sezioni. Pensi che nel 2012 erano appena tre. Segno che Bene Vagienna, arrivata a quasi 3.800 abitanti, continua a crescere».
Dunque, bambini e famiglie sempre più prioritari.
«Sì, e in questa partita sta giocando un ruolo fondamentale anche l’Istituto Comprensivo, con la dirigente scolastica Lorella Sartirano, che, tra le tante iniziative, ha predisposto un efficiente e utilissimo servizio di prescuola e doposcuola».
Prioritaria è pure la cura nei confronti degli anziani.
«Sì. È una fascia di popolazione a cui, da sempre, le mie Amministrazioni prestano un’attenzione particolare. Lo dimostra, ad esempio, il grande sforzo profuso per giungere alla costruzione di una nuova casa di riposo, in seguito accreditata presso l’Asl, cosa che consente agli ospiti che ne hanno i requisiti di beneficiare di rette calmierate».
Anche durante l’emergenza sanitaria avevate mostrato una particolare sensibilità verso gli anziani. Ce ne vuole parlare?
«Grazie alla disponibilità di amministratori, dipendenti comunali e volontari, a partire da quelli della Protezione Civile, riuscimmo ad allestire un centro vaccinale all’interno del nostro palazzetto dello sport. E a inoculare i vaccini erano i medici di base della città. In questo modo, abbiamo creato un ambiente famigliare che ha trasmesso tranquillità e sicurezza, specie agli anziani, i quali si sono rivolti al centro con fiducia, approfittandone anche per rivedere amici e conoscenti che, a causa del lockdown, non incontravano da tempo».
L’altro cardine della vostra realtà è l’imprenditoria?
«Sì, le aziende sono fondamentali per il nostro territorio. Ce ne sono di più piccole, di medie e di grandi dimensioni, come, per fare l’esempio più rappresentativo, l’Eurostampa della famiglia Cillario. Questa realtà, in particolare, è vicina alle esigenze della collettività in vari modi. Nell’ambito del welfare, sono stati i primi a mettere a disposizione risorse economiche da destinare alle scuole. Ora, con il loro contributo e con la collaborazione della Banda Musicale e dell’Istituto Musicale di Fossano, si sta realizzando un progetto rivolto agli studenti delle medie. Tutto ciò senza considerare l’indotto che l’azienda genera con gli oltre 500 posti di lavoro. Ma, in generale, ciascuna realtà imprenditoriale assicura alla collettività un contributo prezioso».
Su questo fronte avete in programma progetti specifici?
«Vorremmo creare la Consulta Industriale, un organismo consultivo che, coinvolgendo una rappresentanza delle realtà imprenditoriali attive in città, sappia fornire all’Amministrazione il punto di vista degli imprenditori in fatto di welfare, vivibilità e sostenibilità. In ambito di “green”, poi, vorremmo dar vita a una comunità energetica. È un risultato alla portata».
Cosa si scorge guardando nel futuro di Bene Vagienna?
«Una comunità che vuole continuare a crescere nel solco tracciato finora, puntando sul benessere collettivo, sulle imprese, senza dimenticare turismo e commercio, settori cruciali nel nostro percorso di sviluppo».