“Scalpita” la 43esima edizione della Fiera del Porro Cervere (CLICCA QUI PER INFO, PRENOTAZIONI E MENU’), presentata ufficialmente alla stampa e alle autorità del territorio (questa mattina) nella Valle del Porro a Cervere.
Hanno “aperto” la conferenza stampa: il sindaco Corrado Marchisio, il sen. Giorgio Maria Bergesio (anche nella veste di presidente del Consorzio per la Tutela e Valorizzazione del Porro Cervere) e il presidente della Pro Loco Amici di Cervere, Giovanni Rinero.
L’attesa cerimonia inaugurale, con il taglio del nastro e la consegna del Porro d’Oro 2022 (a Bartolomeo Cornaglia), è in programma sabato 12 novembre dalle ore 15,30 a Cervere.
La manifestazione si snoderà dal 12 al 27 novembre (due settimane, tre weekend) con 15 appuntamenti gastronomici. Saranno protagonisti: il Mercato del Porro Cervere in via IV Novembre, il Palaporro in piazza San Sebastiano e il Padiglione del Mercato del Porro in via IV Novembre.
Che cos’è il Porro Cervere, il cosiddetto “Oro Verde”? Non un semplice ortaggio. (Tratto da fieradelporrocervere.it). “Non è assimilabile in modo superficiale agli altri porri, ma se ne distingue sotto ogni punto di vista pur appartenendo formalmente alla medesima famiglia. La lunghezza è del tutto differente: si passa da pochi centimetri a oltre un metro, differenza che affonda il merito all’interno di vari fattori: le caratteristiche intrinseche del Porro Cervere; il lavoro manuale e l’esperienza di coloro i quali lo coltivano; il terreno entro il quale affonda le radici; il microclima della valle cerverese. Il profumo è una poesia nuova: inizia ad aleggiare nell’aria fin da metà ottobre, permeando l’atmosfera cerverese per creare il giusto contesto della festa. Ed è un profumo che nulla ha a che vedere con il porro tradizionale, dal quale si differenzia per le note ben più delicate. E poi c’è il gusto, altro elemento sul quale c’è poco da discutere: occorre assaggiare. A quel punto la differenza tra il comune porro e il Porro Cervere sarà conclamata, evidente, clamorosa. Non sarà più possibile alcuna confusione. E tutto ciò senza nemmeno aver detto, scritto o letto alcuna parola. I terreni di Cervere ove si coltiva questo ortaggio hanno caratteristiche pedologiche particolari, cioè sono composti da limo, sabbia fina e calcare; questa combinazione è abbastanza rara in natura. Il porro in questi siti acquista un sapore dolce, gradevole al palato ed è più digeribile”.
Tra i tanti appuntamenti in agenda, venerdì 25/11 il Porro Cervere incontra le eccellenze del territorio (al Palaporro).
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