“Il premio Res Publica di quest’anno comprova che tra noi ci sono tanti eroi. Ne abbiamo presentati un piccolo numero per ricordarci che proprio da questo piccolo numero nascono eventi, circostanze, persino tendenze straordinariamente potenti e impattanti per la nostra vita e per le giovani generazioni. Come ha ricordato Papa Francesco, è necessario costruire una nuova coscienza civile, la sola che può portare a una vera liberazione dell’anti-società. Ringrazio coloro che contribuiscono al successo di Res Publica con lavoro, creatività e risparmi di cittadini privati e piccole aziende che ci sponsorizzano. Questo mi inorgoglisce molto”.
Antonio Maria Costa, presidente dell’Associazione “Buon Governo e Senso Civico ha aperto così ieri – sabato 29 ottobre, ndr – la quinta edizione del Premio Internazionale Res Publica. I premi 2022 sono stati assegnati nella sala Ghislieri di Mondovì Piazza (Cuneo) come sempre gremita in ogni ordine di posto. Di altissimo profilo il parterre dei premiati: la Caritas polacca, con sede a Varsavia, nella persona del direttore, padre Marcin Iżycki (comparto “Assistenza ai profughi ucraini”, premio consegnato dal sindaco di Mondovì, Luca Robaldo); la Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (Fispes) nella persona del presidente Sandrino Porru e le campionesse paralimpiche Martina Caironi, Monica Contrafatto e Ambra Sabatini (comparto “Sport come dignità”, premio consegnato dal prof. Gianluigi Gola e dal dott. Paolo Demarchi Albengo); il Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (CIGI- ICIJ) con sede a Washington DC nella persona del direttore Gerard Ryle (comparto “Giornalismo investigativo”, premio consegnato dalla dott.ssa Maura Leonti); il Fondo Etica SGR (comparto “Finanza etica”, premio consegnato dal dott.Giorgio Draperis) di Milano nella persona del direttore generale Luca Mattiazzi. Una menzione speciale è stata attribuita allo sciatore alpino paralimpico ipovedente, Giacomo Bertagnolli.
Il Premio Res Publica, attribuito a singoli e associazioni che si prodigano a favore del bene comune e del senso civico è simboleggiato da una scultura bronzea di Riccardo Cordero che è stata consegnata a ciascun premiato. La cerimonia si è aperta con un intervento del prof. Aldo Mola, storico e saggista, a colloquio con l’artista Riccardo Cordero, autore della scultura Premio Res Publica, sul tema “La res publica si costruisce con la cultura”.
Per la sezione “Assistenza ai rifugiati”, la giuria ha assegnato il riconoscimento alla Caritas Polonia di Varsavia che negli ultimi mesi ha assistito diversi milioni di ucraini costretti a lasciare alle spalle sofferenza e sventura, in attesa del ritorno in patria. La giuria ha notato l’impegno personale del direttore padre Marcin Izycki che ha impartito forza, senso di direzione e mobilitazione delle risorse necessarie per accrescere volume ed efficienza all’istituzione, fronte al massiccio aumento del fabbisogno dopo l’aggressione russa. “Orgogliosi di assegnare il premio Res Publica a Caritas Polonia – dicono i giurati – invitiamo l’opinione pubblica a contribuire materialmente al generoso sforzo dell’istituzione, direttamente con donazioni tramite il sito www.caritas.pl”.
Il duplice premio peril comparto “Sport come dignità” è stato assegnato alla Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (Fispes) nella persona del presidente Sandrino Porru e alle campionesse paralimpiche Martina Caironi, Monica Contrafatto e Ambra Sabatini. La giuria, riconoscendo che lo sport è salute e dignità, ha assegnato il premio alla Fispes perché dimostra che nessun limite è insuperabile, e che lo sport può cambiare la società. La giuria ha apprezzato particolarmente l’impegno umano e professionale del presidente Sandrino Porru che, al suo quarto mandato, “ispira speranza nei paratleti e fiducia nei collaboratori”.
Onori, invece, alle atlete Caironi, Contrafatto e Sabatini per la loro prestazione vittoriosa alle paralimpiadi Tokyo nei 100 m: “Grazie all’unica combinazione di volontà e prestazione, hanno mostrato come lo sport diventa elemento essenziale per ottenere il meglio di se stesse, favorendo partecipazione e inclusione sociale”. La giuria ha interpretato l’agonismo individuale delle tre atlete come la realizzazione concreta della res publica.
Per la sezione “Giornalismo investigativo”, la giuria internazionale ha deciso di premiare il Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (CIGI-ICIJ). A ritirare il premio è intervenuto di persona il direttore Gerard Ryle, che ha vinto e condiviso più di 50 premi giornalistici da sette Paesi diversi, tra cui il Premio Pulitzer nel 2017. La giuria ha assegnato il premio al CIGI in quanto simbolo del principio fondamentale della res publica: la libera informazione come bene comune.
Il Consorzio nel suo lavoro dimostra di superare le barriere dei segreti aziendali, l’opacità delle leggi e il gioco di scatole cinesi delle giurisdizioni canaglia. Uno sforzo titanico, con rivelazioni che periodicamente scuotono ricchi e potenti: basta pensare ai Panama Papers, e poi agli analoghi Paradise e Pandora Papers. Dimostrando che l’atteggiamento dell’informazione investigativa dev’essere empatico e costruttivo, il CIGI è visto come “un attivista dell’informazione piuttosto che un cacciatore di sensazionalismo”.
Infine, è andato al Fondo Etica SGR il premio per il comparto “Finanza etica”, nella persona del direttore generale Luca Mattiazzi. La giuria, apprezzando le finalità e le modalità operative del Fondo, ritiene che “l’efficienza nella gestione, l’etica negli investimenti e la protezione dell’ambiente dovrebbero essere componenti della responsabilità morale di ogni attività finanziaria: in un mondo bancario caratterizzato da atteggiamenti ostili verso questi nobili criteri, Etica SGR ne salvaguardia diversi tra essi. In particolare, il reddito generato dal possesso, uso e scambio di denaro deve essere conseguenza di attività orientate al bene comune, poi equamente distribuito tra i soggetti che concorrono alla sua realizzazione”.
La giuria apprezza che il Fondo svolga una funzione educativa verso chi risparmia e chi beneficia del credito. Nel riservare particolare attenzione alla microfinanza, al sostegno all’imprenditoria femminile e al lavoro autonomo, soprattutto giovanile, il Fondo realizza a pieno le finalità del Premio: promuovere il senso civico e il bene comune. La consegna dei premi è stata intervallata dalle note all’arpa di Maria Josè Borello.
c.s.