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Borgo San Dalmazzo, un ottobre di attività intensa per Memo4345, il Memoriale della deportazione

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Si è chiuso un mese intenso a MEMO4345, il percorso multimediale storico-didattico che dà voce al Memoriale della Deportazione di Borgo San Dalmazzo. L’11 ottobre, presso il Municipio cittadino, si è riunito per la prima volta il Comitato tecnico-consultivo dello spazio per definire il calendario delle prossime iniziative.

Ne fanno parte Adriana Muncinelli, storica e curatrice dell’allestimento, Gigi Garelli, Direttore dell’Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea di Cuneo, Mirella Foà Cavaglion, Comunità Ebraica – sezione di Cuneo, e Alessandra Soncin, nipote di Andreina Blua che aiutò e protesse la famiglia Horowitz nel 1943/44. A presiedere il Comitato Roberta Robbione, Sindaca di Borgo San Dalmazzo, coadiuvata dall’assessore alla Cultura, Michela Galvagno.

Durante l’incontro sono stati individuati i momenti chiave che animeranno lo spazio nei prossimi mesi: il 21 novembre e il 15 febbraio, date che segnarono nel 1943/44 la deportazione da Borgo San Dalmazzo di 357 ebrei internati nel campo cittadino; il 27 gennaio, Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale che commemora le vittime dell’Olocausto; e il 6 marzo, Giornata dei Giusti, dedicata a mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni. Istituita nel 2012 dal Parlamento Europeo, dal dicembre 2017 la Giornata dei Giusti è solennità civile in Italia.

A ottobre sono entrate nel vivo le attività dedicate al mondo della scuola. Più di 50 docenti di tutti gli ordini scolastici, provenienti dall’intero territorio della Granda, hanno partecipato alle visite guidate informative dedicate, iniziativa promossa dalla Città di Borgo San Dalmazzo in collaborazione con ATL del Cuneese e Istituto Storico della Resistenza di Cuneo. A poco più di un anno dall’apertura dello spazio, sono circa 200 gli insegnanti che hanno visitato MEMO4345. 

Aperte anche le prenotazioni per le visite con attività didattica per le scuole. Le prime classi dell’anno scolastico 2022/23 ospitate a MEMO4345 provengono dall’Istituto Comprensivo cittadino, mentre sono circa 800 gli studenti del Cuneese e del Torinese attesi a Borgo nei prossimi mesi, in giornate programmate di approfondimento che in alcuni casi, grazie alle offerte “Progetto Scuola” promosse dal Consorzio Conitours (www.cuneoalps.it), comprendono anche tour guidati incentrati sui luoghi della “Cuneo Resistente” e visite al Museo Casa Galimberti.

Intanto, nell’ambito del programma europeo Erasmus+, venerdì 21 ottobre una trentina di studenti – classi quarte dell’IIS Denina di Saluzzo (insegnanti Giuseppe Tardivo e Cristina Spada) e dell’Istituto Juan Fuster di Sueca, Spagna (insegnanti Yolanda Paredes e Trini Bautista) -, hanno fatto tappa al Memoriale della Deportazione di Borgo San Dalmazzo, soffermandosi poi in MEMO4345 per una riflessione collettiva sulla Shoah.

Due i momenti più intensi degli ultimi giorni.

Venerdì 28 ottobre la famiglia Bilfeld, impegnata in un tour della Memoria che ha unito la Valle Gesso e le città di Borgo San Dalmazzo e Cuneo, ha visitato il Memoriale della Deportazione e MEMO4345. Tra loro Yvette, che nacque a Entracque il 23 giugno 1944 in frazione Esterate (Steirà), dove i suoi genitori, ebrei residenti a Strasburgo in fuga dalla furia nazifascista, si nascosero con il sostegno della popolazione locale e dei partigiani fino alla Liberazione. 

Mercoledì 19 ottobre i rappresentanti del Comitato di MEMO4345 hanno ricevuto la videochiamata di Lidia Maksymowicz, attivista e scrittrice polacca sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz dove fu deportata quando non aveva ancora compiuto tre anni. Dalle sue parole è emersa l’instancabile voglia di continuare ad essere una testimone di pace, nonostante l’età, i traumi subiti, le sofferenze di ieri e di oggi. Dopo questa prima connessione online, la speranza è che Lidia possa presto portare il suo esempio di coraggio, forza e perseveranza a Borgo San Dalmazzo.

Per maggiori informazioni: www.memo4345.it 

MEMO4345 è un progetto del Comune di Borgo San Dalmazzo, realizzato anche con il contributo del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), nell’ambito di VERMENAGNA-ROYA (Programma europeo di cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia ALCOTRA 2014/20), e con il contributo di Fondazione CRC per restauro e valorizzazione della ex Chiesa di Sant’Anna, grazie al Bando Patrimonio Culturale.