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Il paese dei gatti

Sul lago d’Orta, il piccolo centro di Brolo vanta una vecchia tradizione legata ai felini. A loro è stata dedicata una strada pedonale e anche un monumento. Ecco come è nata la “Aoshima italiana”

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Anche in Italia c’è una piccola Aoshima, la famosa isola giapponese patria dei gatti. È in Piemonte, si chiama Brolo, frazione di Nonio, ed è un grazioso paesino di soli 357 abitanti che si affaccia sul magnifico lago d’Orta. Ed è il paese dei gatti.
La ragione per cui viene chiamato in questo modo è di tipo storico: nel lontano 1756, la città di Brolo chiese la separazione a livello ecclesiastico da Nonio. L’amministrazione affermò che avrebbe arredato e gestito in autonomia la chiesa di Sant’Antonio d’Abate, ma poiché gli abitanti di Nonio erano scettici iniziarono a dire: «Quand al vien parrocchia Brol, al ratta metrà su ul friol» che in italiano significa «quando a Brolo ci sarà la parrocchia il topo si metterà il mantello». I cittadini di Brolo presero la questione sul serio e, come dei gatti, cacciarono dal paese tutti i topi, vale a dire gli abitanti di Nonio. Venne allora esposto un topo con un mantello fuori dalla chiesa e il nuovo motto divenne: «È stata fatta la parrocchia a Brolo ed il ratto ha messo il mantello». Nacque così la parrocchia di Sant’An­tonio Abate.
Ancora oggi, a Brolo, tutti gli abitanti ricordano la leggenda e i bambini a volte la raccontano a chi viene da fuori. I cartelli in entrata e in uscita raffigurano dei gatti e in paese ci sono innumerevoli dipinti a tema sulle case e sui muretti, dai murales alle rivisitazioni delle opere d’arte dei pittori più noti.
Ovviamente, non mancano i gatti veri. Spuntano dappertutto, dai vicoli e dalle finestre, e sono perlopiù liberi e accuditi dagli abitanti del luogo. In paese c’è anche la Strescia del Gat, strada pedonale dedicata ai gatti, e un monumento a tema.
Chi visita Brolo, avrà anche modo di godere della visita di un caratteristico paesino piemontese. Legato a piacevoli tradizioni, ricco di cultura e, dettaglio non trascurabile, di una buona cucina. Tra le attività che si possono praticare nel territorio ci sono le escursioni naturalistiche, che si snodano tra i sentieri del “girolago” e permettono di conoscere le frazioni dei paesi e i boschi di Cesara. Sono semplici passeggiate adatte anche a bambini e ragazzi, che si immergono nella natura piena di colori suggestivi soprattutto in questo periodo autunnale.