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Joan Mirò in mostra a Busca «L’arte risorsa per il turismo»

Marco Gallo: «questo evento evidenzia temi culturali utili alle nuove generazioni»

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È stata inaugurata po­chi giorni fa a Bu­sca in Casa Fran­cotto la mostra “Joan Mirò Genius loci. Sogno forza e ma­teria” che intrinseca e am­plia quella aperta il 15 ottobre scorso a Palazzo Salmatoris di Cherasco dal titolo “Joan Mirò Genius loci. L’alfabeto del segno e della materia”. I due eventi sono infatti il frutto di una collaborazione nata tra i due Comuni nel 2021 con la mostra condivisa di Filippo De Pisis. Ad illustrare l’evento di Busca che sarà visitabile sino al 29 gennaio 2023, il sindaco del comune, Marco Gallo.
Come è nata l’idea di dar vita a questo evento così significativo per il territorio cuneese?
«In verità la mostra rappresenta un percorso intrapreso grazie all’amicizia che ci lega alla professoressa Cinzia Tesio che ci ha invitato a rendere Casa Francotto uno scrigno d’arte, in virtù della sua struttura che è perfetta come spazio espositivo per eventi di richiamo internazionale. Ci siamo in­som­ma ispirati al “modello Cherasco” che si è contraddistinta proprio per mostre di grande respiro e alto livello e con loro abbiamo siglato un protocollo d’intesa tra Comuni.
Ne sono scaturiti eventi di primo piano come l’esposizione di De Pisis, poi c’è stata “Da Kandinsky ai contemporanei” che ci ha sorpresi per il numero e per l’entusiasmo dei visitatori e adesso questo nuovo appuntamento che coinvolge appunto Busca e la Città delle Paci. Un legame, rafforzato da una sinergia d’intenti con l’amministrazione di Che­rasco, in particolare con il sindaco Carlo Davico e con il vicesindaco Claudio Bogetti che permette a due territori di questa provincia di collaborare nel nome di arte e cultura».
Che rappresentano anche l’altra faccia del turismo di questa nostra Granda…
«La nostra provincia custodisce un patrimonio storico ed artistico inestimabile e il legame con Cherasco evidenzia proprio questa peculiarità: da un lato, le Langhe e il paesaggio diventato patrimonio Une­sco; dall’altra Busca, a metà strada tra Saluzzo e Cuneo che rappresenta una cerniera ver­so le vallate alpine Stura, Gra­na, Maira, Varaita e Po. Due territori diversi, ma che ben sintetizzano le qualità di questo nostro territorio».
E per l’occasione Busca ha raddoppiato gli sforzi, vero?
«Assolutamente sì. Abbiamo voluto alzare l’asticella e mi­gliorare ancora la qualità. E dunque, oltre alla mostra su Mirò offriamo la possibilità di fruire di un programma di visite agli altri beni artistici della città, come gli affreschi dei Fratelli Biazaci, le dismesse cave di alabastro, il Castello del Roccolo, la Galleria privata “La Gaia” con migliaia di opere contemporanee di inestimabile valore. Gli sportivi ci conoscono per i frequentati percorsi outdoor e… i più golosi per l’irrinunciabile “bacio di Busca”».
La mostra potrà essere visitata anche dalle scolaresche?
«Certo. Abbiamo già ricevuto molte adesioni in merito e ci in­terfacciamo con scuole, dall’infanzia alle superiori convinti più che mai che queste occasioni di educazione debbano essere condivise soprattutto con i giovani. Sono loro il nostro futuro e una sensibilità alla bellezza, all’arte e alla cultura non potrà che regalarci e regalare a ciascuno di noi un mondo migliore. Ricordo infine che la mostra è aperta nei seguenti orari: venerdì (15,30-18,30); sabato (10-12;15,30-18,30); domenica (10-12; 14,30-18,30)».
Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a: info@­casafrancotto.it