Mercoledì 23 novembre 2022 alle ore 21 si tiene, presso il Teatro Toselli di Cuneo (via Teatro Toselli 9), il Concerto di inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023 del Conservatorio Ghedini di Cuneo. L’evento musicale è organizzato con la collaborazione della Città di Cuneo e del Ministero dell’Istruzione – Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte – Ufficio VI Ambito territoriale di Cuneo. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti ma è obbligatorio prenotare on-line al link https://invtdu.to/_jgrw9, raggiungibile anche dal sito www.conservatoriocuneo.it e dalla pagina Facebook www.facebook.com/conservatorio.cuneo.
Il tradizionale appuntamento, che si colloca ogni anno a ridosso della festa di Santa Cecilia, patrona dei musicisti, vede impegnata l’Orchestra degli studenti del Conservatorio diretta dal Maestro Gian Rosario Presutti, che si esibirà accompagnata da due solisti, individuati a seguito di audizioni interne per selezionare i musicisti più idonei a ricoprire questo ruolo. Il programma della serata prevede l’esecuzione del Concerto per clarinetto e orchestra in La maggiore K 622 di W. A. Mozart, con Roberta Bruno al clarinetto solista, il Concerto per tromba e orchestra in Mi bemolle maggiore di J. Haydn, con Daniel Enrique Ibarra alla tromba solista, e le suite Romeo e Giulietta e Ouverture fantasia di P. I. Tchaikovsky.
Nel corso della serata a ciascuno dei due musicisti solisti verrà consegnata una borsa di studio, messa a disposizione in memoria di Carlo Alberto Fariano. Una terza borsa di studio, offerta dal Lions Club di Cuneo, verrà inoltre consegnata a Davide Lantrua, il migliore tra gli studenti diplomati nelle sessioni dello scorso anno accademico. La serata viene preceduta da due esibizioni riservate alle scuole che si svolgono, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Cuneo, nella medesima mattinata (alle ore 9.45 e alle ore 11.15).
«Il concerto sinfonico rappresenta l’inizio dell’attività artistica e didattica del Conservatorio, un nuovo anno di studi, di progetti, di musica – dichiara il Presidente del Ghedini, Mattia Sismonda –. La splendida cornice del Teatro Toselli di Cuneo, unita alla buona musica eseguita da giovani studenti, sarà l’occasione per gustarsi una serata all’insegna della bellezza».
Si segnala inoltre un ulteriore evento della Stagione Artistica 2022 del Conservatorio Ghedini, inserito nel ricco cartellone del festival Scrittorincittà 2022: da venerdì 18 a domenica 20 novembre si sviluppa il progetto Vuoti d’aria, che intende riempire alcuni “vuoti commerciali”, cioè i negozi sfitti da tempo nella zona in prossimità della stazione ferroviaria di Cuneo, area della città al centro di complesse problematiche sociali, con letture in musica per celebrare i centenari degli scrittori Giorgio Manganelli e Beppe Fenoglio.
L’iniziativa, ideata dai compositori Gianluca Verlingieri e Angelo Benedetti con il Comitato di Quartiere Cuneo Centro, prevede letture selezionate da Raffaele Riba, scrittore e docente della scuola Holden di Torino, interpretate dall’umbro Daniele Celli, per quanto riguarda Manganelli e dalla prof.ssa Claudia Ferrari e da attrici e attori dell’Accademia Teatrale Toselli di Cuneo, per quanto concerne Fenoglio. Le letture saranno sonorizzate dal vivo con musica elettronica a cura di docenti e studenti del METS-Conservatorio di Cuneo e del Conservatorio Morlacchi di Perugia.
Il progetto prevede tre momenti: venerdì 18 novembre alle ore 18, presso la Sala Mosca del Conservatorio (via Roma 19), si potrà ascoltare una prima tranche di letture con sonorizzazioni dal vivo, introdotte dallo stesso Raffaele Riba che proporrà anche un ritratto di Manganelli e Fenoglio; sabato 19 e domenica 20 novembre, con ritrovo per il pubblico alle ore 16 di entrambi i giorni presso l’atrio della Stazione ferroviaria di Cuneo (piazzale Libertà), partirà un percorso a piedi verso numerosi negozi vuoti del quartiere Cuneo Centro dove, con la preziosissima collaborazione dei proprietari dei locali, si svolgeranno ulteriori letture in musica. L’ingresso agli eventi è libero, limitatamente ai posti disponibili.
Perché Vuoti d’aria? Perché l’aria non solo rappresenta ciò di cui necessitiamo per vivere, di cui ci si accorge quando manca (come nel vuoto, appunto), ma è anche l’atmosfera che si respira, il fermento e la voglia di novità con cui riempire i diversi vuoti che incontriamo: urbani, esistenziali, sociali. In questo caso si proverà a proporre aria nuova, di cultura, di partecipazione attiva.
c.s.