«Questa è la Fiera del Tartufo che si svolge nei boschi, quella in cui, durante gli eventi, si trovano i tartufi». È questa, in estrema sintesi, la definizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco e dei Vini del Roero di Vezza d’Alba secondo il sindaco del paese roerino, Carla Bonino. In vista della 42esima edizione (19-27 novembre), noi di IDEA la abbiamo intervistata.
Sindaco Bonino, cos’ha di diverso la vostra fiera del tartufo rispetto alle altre?
«Una tartufaia didattica straordinaria, una squadra tanto variegata quanto affiatata che la organizza, l’entusiasmo e, soprattutto, uno speciale legame con la terra, intesa nel suo significato più autentico».
Ovvero?
«Nonostante la crescita che l’ha portata a essere riconosciuta come evento nazionale, la nostra Fiera è sempre rimasta legata al territorio, alla terra. La nostra, in questo senso, è la “fiera dei boschi”, la fiera durante la quale si trovano i tartufi. Ben vengano manifestazioni e aziende che si occupano principalmente della commercializzazione del tartufo bianco, ma l’aspetto naturalistico e ambientale del prodotto è ugualmente prioritario e non deve mai venire meno. Del resto, senza tartufaie e boschi non avremmo più i tartufi…».
Sarà un tema dibattuto nella Fiera 2022?
«Sì, se ne parlerà soprattutto nell’evento del 23 novembre. Vogliamo accendere ulteriormente i riflettori su questioni molto attuali, tra cui la necessità di gestire correttamente le aree boschive e l’utilità di mettere a disposizione i boschi di recente formazione a coloro i quali desiderano ampliare la propria attività agricola o, comunque, intendono avviarne una nuova».
Prima citava la tartufaia. Come sarà protagonista?
«È uno dei fiori all’occhiello della Fiera e sarà protagonista soprattutto il 19 e il 26, prima con la ricerca simulata continuativa e poi con il pranzo “a quattro mani” cucinato assieme agli amici della Sicilia. Mi sono battuta a lungo per la tartufaia e ora ne sono estremamente orgogliosa».
Tra le peculiarità indicava anche il team degli organizzatori. Vuole parlarne?
«A lungo, si è occupata dell’organizzazione esclusivamente la Pro Loco. Il Comune non era ancora attrezzato per gestire eventi di questo tipo e nemmeno si occupava di turismo. Oggi, invece, Sindaco e Amministrazione sono impegnati direttamente. Tuttavia, questo impegno, unito a quello della Pro Loco, degli altri volontari e dei tanti partner, non è più sufficiente. Così si è deciso di costituire un organismo dedicato, l’Ente Fiera presieduto dal direttore del sito Unesco di Langhe, Roero e Monferrato, Roberto Cerrato: è stato predisposto un programma di altissimo livello».
Del resto, la Fiera, riconosciuta da due anni come evento nazionale, continua a crescere.
«È un risultato molto prestigioso per una comunità di nemmeno 2.400 abitanti come la nostra. Ma è stato cercato ed è il frutto di un lavoro che dura da quarant’anni».
L’aspetto decisivo?
«L’entusiasmo. È infatti la caparbietà che, nel tempo, ha permesso agli organizzatori di superare le difficoltà e che ci permette, oggi, di affrontare con lucidità ogni situazione, anche quelle sfavorevoli. Penso a giornate caratterizzate da pesante maltempo e anche a problematiche più complesse, come è stata la pandemia. Ma nemmeno con i lockdown ci siamo fermati: in un primo momento abbiamo “spostato” la Fiera sul web, diffondendo un video impreziosito dalle interviste degli ospiti che erano stati invitati, poi, siamo tornati a proporre l’evento dal vivo, pur dovendo affrontare difficoltà organizzative non da poco. Questi sforzi sono stati premiati. Inoltre, ha pagato aver fatto squadra con l’intero territorio roerino, come dimostra la scelta di mettere tutti i vini roerini sullo stesso piano del tartufo bianco: soltanto procedendo compatti, riusciremo ad alimentare lo sviluppo di quest’area».
È fiduciosa per l’edizione che sta per cominciare?
«Ci sono orgoglio e soddisfazione ma, al contempo, avvertiamo un forte senso di responsabilità. In ogni caso, l’entusiasmo di cui parlavo prima ci rende ottimisti».
Il suo messaggio per i turisti? «Partecipate all’evento: troverete autenticità e unicità».