Sabato 12 novembre ha preso il via, nella maestosa cornice del Mercato del Porro Cervere in Via IV Novembre, la 43ª edizione di uno degli eventi clou dell’autunno in Granda: la Fiera del Porro. Due settimane e tre weekend (fino a domenica 27) dedicate all’“Oro Verde” ed alle eccellenze del territorio, protagoniste all’interno di un fitto programma che si snoderà, inoltre, fra il Palaporro in Piazza San Sebastiano e il tradizionale Padiglione.
L’entusiasmo del sindaco di Cervere Corrado Marchisio, il quale ha presentato la serata di lancio affiancato da Sonia De Castelli: «Torniamo indietro al 2019, al Padiglione, al grande senso di comunità che la Fiera del Porro ha sempre restituito, con la consapevolezza di aver imparato qualcosa e dell’importanza di essere comunità. Un evento nel segno della qualità: di un cibo, del servizio, dell’esperienza che pochi possono vantare e che viene grazie a queste coltivazioni, ai produttori del porro, guidati da consorzio di tutela e valorizzazione, prodotto eccezionale».
«Realizzare un evento del genere – ha rimarcato Giorgio Maria Bergesio, senatore e presidente del Consorzio di Tutela e Valorizzazione del Porro di Cervere – significa portare avanti un concetto importante: credere nelle nostre produzioni locali, con la capacità di trasformarle in un presidio, in un momento di festa e comunità, guardando con occhi attenti a noi, alle nostre generazioni ed ai figli di questa terra. Un’edizione 2022 straordinaria, con tantissime iniziative e, soprattutto, la possibilità di far degustare un prodotto come il Porro di Cervere che, nonostante la siccità, ha mantenuto qualità, salubrità e genuinità». Aggiunge Mauro Bernardi, presidente dell’Atl del Cuneese: «Una Fiera con numeri straordinari, da tutto esaurito, e che farà parlare per lungo tempo, nonché un ritorno dei prodotti della Granda in vetrina. Il porro di Cervere, un’eccellenza che arriva dalla terra di questa parte della provincia, capace di fare da cassa di risonanza e raccontare un intero territorio: un prodotto povero, che arriva dalla terra, ma incredibile e che è riuscito a comunicare e generare una grande economia».
Presenti al taglio del nastro, fra gli altri, la deputata Monica Ciaburro, i consiglieri regionali Paolo Demarchi, Matteo Gagliasso e Paolo Bongioanni, il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia, il presidente di Fondazione Crc Ezio Raviola ed il presidente della Pro Loco Amici di Cervere, Giovanni Rinero: nel corso dell’evento di inaugurazione, la toccante consegna del Porro d’Oro 2022 alla moglie ed alla figlia di Bartolomeo Cornaglia, indimenticato imprenditore e per tre mandati consecutivi, dal 1980 al 1995, sindaco di Cervere, scomparso nell’aprile del 2021.
Il porro di Cervere non è un semplice ortaggio: come spiegano i coltivatori, non è assimilabile in modo superficiale agli altri, ma si distingue sotto ogni punto di vista, grazie al lavoro manuale, al terreno, dalle caratteristiche pedologiche particolari e composto da limo, sabbia fina e calcare in cui affonda le radici, al microclima della valle cerverese. Il risultato è un prodotto che può vantare un profumo del tutto unico ed un gusto dolce, gradevole al palato e maggiormente digeribile. Per scoprire il Porro di Cervere, non resta che assaggiarlo: quale occasione migliore se non scoprendo la Fiera… A questo proposito, ecco il programma.
Domenica 20 e 27 novembre: appuntamento con il Mercato del Porro di Cervere, dove sarà possibile acquistare prodotti a km 0, oltre al protagonista assoluto della fiera.
Venerdì 18: serata giovani su prenotazione e concerto.
Sabato 19: cena a ingresso libero e menu alla carta.
Domenica 20: pranzo e cena su prenotazione.
Lunedì 21: cena a ingresso libero e menu alla carta.
Mercoledì 23: Serata Baladin.
Venerdì 25: Serata delle Eccellenze.
Sabato 26: cena a ingresso libero e menu alla carta.
Domenica 27 novembre: pranzo e cena su prenotazione.
Per ulteriori informazioni: www.fieradelporrocervere.it