Una mattina speciale in Confindustria Cuneo, con gli studenti degli Istituti Superiori “Bonelli”, “Ego Bianchi”, “Virginio-Donadio” ospiti in Sala Ferrero in occasione dell’evento dedicato al PMI DAY con le capitane e i capitani di industria che si sono raccontati a tu per tu, partendo dalle esperienze personali e aziendali, per tracciare le competenze e mettere a fuoco le qualità dei protagonisti nel mondo del lavoro di domani.
Ad aprire la giornata, il saluto del Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Piemonte e Cuneo, Alberto Biraghi che con un omaggio al grande imprenditore Cavaliere del Lavoro Amilcare Merlo scomparso pochi giorni fa, ha spronato la platea dei giovani studenti cuneesi ad essere “curiosi e anche se richiede sacrificio non fermatevi alla prima sconfitta, osate tutto il possibile perché chi non osa non costruirà mai nulla”.
Partendo dal ruolo delle donne in azienda, il Direttore Generale, Giuliana Cirio, si è soffermata sulle “caratteristiche” delle donne nel mondo del lavoro? Per indole, brave a prendersi cura degli altri, delle persone come dei progetti nel mondo del lavoro. Ma anche più emotive e più sensibili all’ambiente che le circonda. Il segreto per riuscire nel mondo professionale? Capire e potenziare le proprie qualità. “Il mondo è pieno di opportunità: noi lavoriamo affinché voi rimaniate qui, per diventare il capitale delle nostre aziende”.
Elena Lovera, Costrade di Saluzzo, è intervenuta sulla formazione e la ricerca delle figure professionali: “Lavorare produce una gratificazione enorme”, “per arrivare in cima alle proprie ambizioni ci vuole molto allenamento” e “allenarsi significa innanzitutto studiare, fare formazione, essere curiosi e trovare gli strumenti per far sì che il futuro giochi a vostro vantaggio” “Il successo delle aziende lo fanno le persone e, come diceva Nelson Mandela, l’istruzione è l’arma più potente per cambiare il mondo”.
Giulia Barroero, Lab Travel di Cuneo, ha portato il tema del capitale umano e welfare: Padroneggiare la tecnologia è fondamentale, ma ciò che fa la differenza nel mondo del lavoro sono le competenze relazionali. “Prima di tutto, siate consapevoli di chi siete e dei vostri obiettivi”. Per raggiungere le proprie soddisfazioni e la felicità nella vita e anche nel lavoro “quando ci si presenta ad un colloquio in azienda, dovete avere ben chiara la consapevolezza di quello che volete fare. Noi cerchiamo di valorizzarvi dovete darci la possibilità di farlo”!
Un interessante excursus sulle diverse accezioni della sostenibilità, dalla declinazione ecologica, economica a quella sociale, e il tema su cui si è soffermata Valeria Contartese Green Has Italia di Canale, parlando dell’impegno dell’industria in cui lavora nel settore della ricerca e della tecnologia applicata all’agricoltura, per creare prodotti sostenibili che aiutino gli imprenditori a valorizzare le risorse a disposizione ed evitarne il consumo, invitando gli studenti ad essere interessati alla politica, per diventarne i protagonisti e non subire le scelte passivamente: “Se studiamo la politica, possiamo far parte di un cambiamento” dagli esempi dell’economia circolare alla transizione verso un sistema alimentare sempre più equo, sano e rispettoso dell’ambiente secondo le direttive del Farm to fork, il piano decennale messo a punto alla Commissione Europea.
Come nasce l’ “eccellenza del prodotto” e come si è evoluto il mondo del vino al centro dell’intervento di Paola Lanzavecchia, Villadoria -Ce.Di.Vi di Serralunga D’Alba, presidente della Sezione Vini e Liquori di Confindustria. La creatività e la genialità degli imprenditori di Langa, la coerenza del messaggio e la costanza qualitativa nel tempo, gli ingredienti fondamentali che hanno permesso loro di emergere e distinguersi sul mercato. Qualità che coinvolgono tutta la filiera e ogni fase della produzione. E che sono anche la visione condivisa di un territorio, che ha saputo vedere l’eccellenza. “Non è cosa fate, ma come lo fate e occorre credere nel proprio talento per raggiungere i risultati”. Ricordiamoci che “Noi siamo quello che facciamo, e a dirlo era Aristotele” un ottimo consiglio per gli imprenditori del domani.
Giorgio Proglio, Zeta Bi di Alba, si è soffermato sulla digitalizzazione. Le competenze digitali faranno la differenza nel lavoro del domani e anche nella sua remunerazione. Innamorarsi delle tecnologie e possedere skill elevati, creando un proprio stile è il primo consiglio che ha dato l’imprenditore ai ragazzi. “Tutti noi abbiamo in mano lo smartphone, almeno tre ore e mezza al giorno. Lo sblocchiamo 100 volte al giorno, facciamo 2650 tap al giorno e lo usiamo in media 3000 volte al giorno”. Espressioni come: “Metaverso”, “Disruptive”, “Resilienza” sono parole che hanno preso più velocità con l’emergenza del covid e che ci hanno fatto capire che il mondo del lavoro evolverà sempre di più, con nuove professioni che oggi non esistono ma che prenderanno vita anche e grazie al digitale. “Non inseguite il sogno del compagno di banco, inseguite il vostro e fate in modo che il digitale ne sia parte”. Con una raccomandazione: “che la vostra giornata non sia mai condizionata da una notifica su Instagram”.
“Comunicazione e pubblicità” i focus portati da Paolo Taricco, Yookye di Alba, che prendendo le mosse dai social network, ha evidenziato come, a seconda della fascia di età e del contenuto, cambino le piattaforme che utilizziamo e il modo stesso di comunicare. Da Facebook a Tik Tok, ai nuovi strumenti che prenderanno forma quando gli adolescenti di oggi saranno i 40enni di domani. Taricco ha evidenziato come i target e il tipo di clientela modificano sostanzialmente la comunicazione e ha invitato i giovani studenti ospiti dell’evento a pensare come fossero già gli ad di un’azienda e a scegliere la piattaforma più utile a seconda degli obiettivi, raccontando l’esperienza personale e di come lavora la piattaforma Yookie, che tramite un processo di selezione interattivo invita i turisti ad esprimere le loro preferenze di viaggio e con la blockchain garantisce al cento per cento l’affidabilità del pacchetto vacanza.
A chiudere gli interventi, Nicoletta Trucco, Torrefazione Caffè Excelsior di Busca sull’ internazionalizzazione, aspetto su cui le piccole e medie aziende oggi più che mai sono chiamate ad investire. Le qualità principale di una pmi ? La flessibilità. “Quando penso ad una piccola media azienda penso ad una barca a vela, che gira veloce, così come fa l’azienda, che adattandosi prontamente ai cambiamenti può sfruttare al massimo il vantaggio competitivo”.
Nicoletta Trucco porta avanti l’azienda di famiglia insieme alla sorella Roberta: l’entusiasmo e la passione del papà gli ingredienti che l’hanno fatta innamorare della sua professione di oggi, occuparsi dei mercati internazionali per espandere l’azienda. Il consiglio alle nuove generazioni? Non ci si può improvvisare, bisogna arrivare preparati e presentarsi al mondo del lavoro con una strategia vincente: “studiare le lingue, i mercati, conoscere le abitudini dei clienti a cui vi rivolgete, capire se il vostro prodotto può essere competitivo” e, soprattutto, ricordarsi che come diceva Darwin, “non è il più intelligente e il più forte che vince, ma chi si sa adattare meglio e più in fretta al cambiamento”.
c.s.