Non c’è aspetto della vita umana nel quale, prima o poi, l’uomo non abbia tentato di darsi delle regole.
Non fa eccezione neppure la guerra.
Sono innumerevoli le testimonianze degli sforzi compiuti dalle più disparate civiltà nel corso della storia per disciplinare la propria condotta in tempo di guerra; è però soprattutto nel Novecento, dopo gli orrori dei due conflitti mondiali, che la comunità internazionale (quasi al completo) ha intrapreso un percorso per dotarsi di strumenti adeguati a prevenire i conflitti o – laddove, purtroppo, questo si rivelasse impossibile – limitare mezzi e modalità utilizzate e individuare e punire i responsabili delle – pressoché inevitabili – gravi violazioni.
Ne è scaturito un variegato sistema di regole e istituzioni, variamente credibili ed efficaci, resesi protagoniste di una storia recente della quale, con la guerra in corso in Ucraina, potrebbe scriversi un’ennesima, tragica pagina.
Riuscirà la forza del diritto ad imporsi su quella delle armi? Riuscirà la Giustizia a dare voce alle vittime di questo ennesimo conflitto?
Ne parliamo con Alberto Perduca, ex Procuratore di Asti, già membro dell’Ufficio del Pubblico ministero del Tribunale internazionale per l’ex Jugoslavia, responsabile Giustizia della missione EULEX-Kosovo e direttore delle operazioni all’Olaf, l’ufficio europeo per la lotta antifrode.
L’evento, organizzato da APICE e Europe Direct Cuneo Piemonte area sud ovest avrà luogo lunedì 28 novembre alle ore 18.30 presso il Salone d’Onore del Comune di Cuneo, in via Roma, 28. Ingresso libero.
Per informazioni: [email protected]; [email protected]
c.s.